Focus: Acqua

L'inquinamento lacustre? Lo svelano i satelliti

pianta
di Antonietta Lorenzetti

Monitorare la concentrazione della clorofilla presente nei laghi consente di valutare lo stato di salute delle acque. Questo è uno degli obiettivi del progetto internazionale Eulakes a cui l'Irea-Cnr ha contribuito con un sistema di telerilevamento

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Il progetto Eulakes (European Lakes Under Environmental Stressors), finanziato con circa tre milioni di euro dall'Unione Europea per il periodo 2010-2013, attraverso il Central Europe Programme, prevede tra le altre attività la realizzazione di un sistema satellitare di monitoraggio di quattro laghi europei: il Garda in Italia, il Neusiedl in Austria, il Balaton in Ungheria e il Charzykowskie in Polonia. La tecnologia consente, analizzando la concentrazione di clorofilla, presente in alghe e piante, di stabilire se i bacini siano soggetti all'inquinamento ambientale e ai cambiamenti climatici.

"Tra le principali attività in corso, lo sviluppo di nuovi approcci per stimare la qualità delle acque e l'analisi di differenti problematiche quali fioriture dei cianobatteri, presenza di specie esotiche, accumulo di metalli pesanti e impatto dei nutrienti di origine agricola sulla qualità della acque", spiega Claudia Giardino dell'Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell'ambiente (Irea) del Cnr di Milano. "Innovative tecniche di telerilevamento satellitare permettono di esaminare le caratteristiche delle acque: i sensori orbitanti fotografano la quantità di luce rilasciata dalla clorofilla attraverso la superficie dell'acqua e, confrontando le misurazioni a distanza di pochi giorni, è possibile capire come cambia la concentrazione dei pigmenti".

"Qualità e trasparenza delle acque sono state valutate dall'elaborazione di oltre 250 immagini satellitari, acquisite dal 2004 al 2011 del sensore Meris (Medium Resolution Imaging Spectrometer) dell'Agenzia spaziale europea (Esa). A queste analisi si è integrato l'utilizzo del sensore Modis (Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer) della Nasa attraverso cui si sono analizzate le mappe di temperatura superficiale delle acque" continua la ricercatrice. "L'analisi ha rilevato le differenze termiche tra i laghi, i trend temporali e le aree a diversa temperatura all'interno di ogni lago".

L'indagine che è coordinata dalla Comunità del Garda vede oltre all'apporto essenziale dell'Irea-Cnr, la collaborazione di altre strutture internazionali e delle agenzie per l'ambiente locali. "L'Ise-Cnr di Pallanza e l'Università di Parma stanno effettuando la mappatura della vegetazione acquatica sommersa tramite l'utilizzo di immagini del sensore aereotrasportato Mivis", precisa Giardino. "Le immagini acquisite presentano risoluzione spaziale di cinque metri e permetteranno di stimare la presenza delle macrofite nei primi otto metri di profondità delle acque costiere. Per la validazione di questi prodotti si fa riferimento alle misure effettuate presso la stazione sperimentale Eugenio Zilioli del Cnr di Sirmione, recentemente classificata come sito Lter (Ricerca ecologica a lungo termine). Tutti i risultati e prodotti ottenuti sono a disposizione del partenariato di Eulakes. Le mappe saranno inoltre utilizzate a livello divulgativo e formativo, al fine di far comprendere agli studenti le caratteristiche e le differenze spaziali e temporali delle acque dei quattro laghi inclusi nel progetto".

Antonietta Lorenzetti

Fonte: Claudia Giardino, Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell'ambiente, Milano, tel. 02/23699298 , email giardino.c@irea.cnr.it -