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Giappone: poco crimine, molta cortesia, molta efficienza

La stazione di Kyoto
di Rita Bugliosi

Nel Paese del Sol Levante tutto funziona in un modo per noi inimmaginabile: i treni e gli aerei sono sempre in perfetto orario, le persone sono cortesi, c'è rispetto per gli anziani, la criminalità è ai minimi planetari, parchi e spazi comuni sono ordinati e puliti. Virtù civiche che si esaltano in caso di terremoti. Una specie di Eden. Ce lo racconta Franco Gambale, già direttore dell'Istituto di biofisica del Cnr, che nella nazione nipponica ha lavorato e vissuto

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La diversità tra la cultura occidentale e quella giapponese è enorme e chi ha avuto modo di visitare il Paese del Sol Levante ha potuto sperimentare la straordinaria efficienza che caratterizza questa nazione e la correttezza dei comportamenti della sua popolazione. Ce lo racconta Franco Gambale, già direttore dell'Istituto di biofisica del Cnr, che nel Paese nipponico si è recato più volte e vi ha lavorato e abitato: “Amo il Giappone per la capacità di combinare tradizione e modernità, per la gentilezza e la timidezza del suo popolo, per la spiritualità racchiusa nei santuari e nei templi sparsi tra i boschi, per la bellezza delle immagini di artisti come Katsushiga Hokusai e Utagawa Hiroshige. Al tempo stesso ho grande ammirazione per l'organizzazione e la competenza delle persone e per l'efficienza dei servizi”.

Il Giappone è tra l'altro un Paese in cui la criminalità è molto bassa: il tasso di omicidi è di 0,3 ogni 100mila abitanti, la percentuale più bassa rilevata nell'area Ocse, in cui la media è 3,6. C'è concordia fra modernità e tradizione, soprattutto nelle grandi città, in cui la funzionalità caratterizza i grandi spazi commerciali, l'efficienza contraddistingue stazioni ferroviarie e aeroporti. Ma soprattutto le persone dimostrano preparazione e organizzazione: “Ho sempre apprezzato il rigore e il senso del dovere dei lavoratori giapponesi, che è parte integrante della cultura del Paese”, continua il ricercatore del Cnr-Ibf. “E dello stesso sentire fanno parte il rispetto verso gli anziani per il lavoro svolto e l'amore per i bambini, che rappresentano il futuro”.

Classe giapponese

Proprio i bambini e la loro educazione sono una chiara testimonianza del buon funzionamento di questa nazione: nel sistema educativo giapponese i piccoli vengono infatti abituati alla cura degli oggetti già dalle scuole elementari e, dopo le lezioni o dopo il pranzo, devono pulire e riordinare le proprie aule e le aree comuni. L'addestramento dei giovani è estremamente utile anche nella soluzione dei problemi organizzativi che possono insorgere in condizione di emergenza. “Durante il terremoto del 2011 ero in Giappone e ho potuto constatare di persona come siano stati proprio i giovani a offrirsi per primi come volontari per le pulizie dei servizi igienici, per la distribuzione del cibo nei centri di accoglienza e per tutti i tipi di interventi che potevano comportare un rischio, anche minimo”, racconta Gambale. “Sono meccanismi positivi, che inducono conforto nelle persone più fragili e trasmettono un messaggio rassicurante: nonostante le difficoltà del momento, la comunità c'è e tiene sotto controllo la situazione”.

Emblema della modernità e dell'efficienza giapponese sono poi i sistemi di trasporto. “Il complesso di treni veloci Shinkansen è un'istituzione proverbiale della mobilità giapponese per velocità, puntualità e pulizia; quest'ultima è garantita a ogni viaggio da una schiera di inservienti che revisionano meticolosamente il convoglio”, continua Gambale. “Al capolinea il treno è inaccessibile finché la squadra delle pulizie non ha terminato la ricognizione completa e non ha salutato con un inchino sincronizzato i viaggiatori in ordinata attesa sul marciapiede, in corrispondenza della porta della propria carrozza. Il passeggero giapponese neppure considera l'ipotesi di salire a bordo prima che questa vera e propria cerimonia sia terminata, dissuaso anche da morbidi cordoncini posti simbolicamente su ciascuna porta, a ricordare discretamente che l'accesso è interdetto fino alla fine del servizio”.

A proposito di trasporti, la stazione ferroviaria di Kyoto è un esempio della proiezione nel futuro del Paese. “Entrando in questa struttura si rimane affascinati dagli alberghi e dai ristoranti, dai grandi magazzini, dai punti di ristoro presenti su molti livelli, con treni e binari nelle parti più basse, anche sotto il piano strada”, prosegue il ricercatore. Sono numerose e molto curate anche le aree verdi. “Nei parchi pubblici una moltitudine di piante e fiori multicolori fa da corredo a ponticelli, stagni e ruscelli, mentre semplici composizioni di ghiaia e sassi caratterizzano i giardini zen, che propongono paesaggi ideali stilizzati favorendo la meditazione e la discussione filosofica”, conclude Gambale. “Nei parchi gli anziani spesso dipingono sui loro piccoli cavalletti, giocano a minigolf o compiono armoniosi movimenti di stretching”.

Fonte: Franco Gambale, Istituto di biofisica , e-mail: franco.gambale@gmail.com

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