Nasce dal desiderio di dare visibilità alle malattie rare il cortometraggio ‘L'agnellino con le trecce', diretto e sceneggiato da Maurizio Rigatti. Il progetto, sopportato dall'Istituto superiore di sanità, mira a sostenere la ricerca per la sclerosi tuberosa, una malattia genetica che interessa vari organi, tra cui cervello, reni, cuore, retina e polmone, e che ha come sintomi principali ritardo mentale, epilessia, disturbi psichiatrici e problemi comportamentali.
Da questa invalidante patologia è affetto il protagonista del corto, il quattordicenne Luca, che frequenta il primo liceo in un piccolo centro. Il ragazzo in classe si isola e partecipa poco alle lezioni, preferendo dedicarsi alla realizzazione di disegni dalle fattezze infantili. Quando torna a casa, lo aspetta il padre Michele, fornaio, che, pur tra mille difficoltà, si occupa da solo del figlio, rifiutando orgogliosamente l'aiuto dell'Associazione sclerosi tuberosa.
L'atteggiamento dell'uomo cambia però quando l'adolescente, spesso schernito dai bulli della classe, subisce un'aggressione più violenta del solito per aver osato avvicinarsi a una ragazzina di cui è segretamente innamorato e averle regalato un disegno che la ritrae nella forma di un agnellino. I compagni, per punirlo, spezzano tutte le sue matite colorate e gli rubano i vestiti, facendolo tornare a casa seminudo sotto la pioggia.