La digitalizzazione, già prescritta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) nel nostro Paese diviene fondamentale. Il made in Italy ha la necessità di abbracciare questo iter innovativo e trasformare così i processi produttivi e distributivi delle nostre eccellenze nazionali, migliorandone la competitività.
Il commercio elettronico continua a crescere: in tre anni, dal 2019 al 2022, le vendite online a livello globale sono passate dal 15% al 22% del totale delle vendite al dettaglio. Lo sviluppo del commercio elettronico e altri aspetti a esso legati vengono affrontati nel saggio di Michele Guerriero “Made in (digital) Italy” (Innovative Publishing S.r.l.), anche con il supporto della statistica e della “visual data”; con l’avvio del cosiddetto “Decennio digitale europeo” è iniziato il corso della strategia di rinnovamento tecnologico e culturale più vasta su scala europea.
Il libro dedica un’ampia sezione alle caratteristiche delle nostre piccole e medie imprese, e grazie ai contributi dei ricercatori di Start Magazine offre un dibattito tecnico-scientifico di notevole interesse e sicuramente utile per gli attori/stakeholders che operano nell’ambito del sistema Italia.
Le piccole e medie imprese italiane stanno implementando un processo di digitalizzazione delle attività promosso dalle partnership pubblico-private tra il governo e gli operatori digitali. Questo si riflette positivamente sia sui negozi di prossimità che sulle aziende, che approfittano delle opportunità per ampliare la loro clientela, stimolate a innovare con un nuovo approccio alla vendita, rendendo “distintivo” l’atto di recarsi in visita presso il negozio fisico rispetto alla frequentazione dei punti vendita della grande distribuzione.
Titolo: Made in (digital) Italy
Categoria: Specialistica
Autore: Michele Guerriero
Editore: Innovative Publishing S.r.l.
Pagine: 60