Editoriale

Uno sguardo al futuro

Foto raggruppate che indicano il concetto astratto di futuro
di U. S.

A questo tema è dedicato il nuovo numero del nostro magazine. Se spesso guardiamo al domani con timore, lo scopo della scienza è fugare pessimismi, catastrofismi e derive apocalittiche, fornendoci gli strumenti conoscitivi e applicativi per migliorare le condizioni attuali e per rimediare agli errori commessi nel passato e perpetrati nel presente

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Avevamo già annunciato nel precedente numero, dedicato alla paura, che in questo Almanacco della Scienza avremmo parlato del futuro. Tema sempre affascinante, al centro di opere di fiction immortali, e traguardo di qualunque attività umana, in primis ricerca scientifica e innovazione tecnologica. Se spesso traguardiamo il domani con timore, lo scopo della scienza è del resto quello di fugare pessimismi, catastrofismi e derive apocalittiche, fornendoci gli strumenti conoscitivi e applicativi per migliorare le condizioni attuali e per rimediare agli errori commessi nel passato e perpetrati nel presente.

Mani che si impongono sul globo terrestre su cui vi è la scritta futuro

Non è ovviamente possibile illustrare tutte le frontiere dalle quali la ricerca promette di portarci importanti novità ma, con l'aiuto di ricercatrici e ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche, abbiamo esaminato nel Focus come il futuro si prospetti in alcuni settori: il mondo del lavoro, le opportunità offerte dal Pnrr, i supercomputer di nuova generazione, la tecnologia in campo agricolo, l'utilizzo di app in ambito medico, i gastruloidi per superare la sperimentazione animale. E poi l'Intelligenza artificiale nel mondo dell'arte, l'ambito turistico, il ricorso al gaming per la formazione e l'educazione.

Ma qual è la dimensione del tempo che si usa prevalentemente nella scienza e nella sua comunicazione? Lo vediamo, in riferimento all'ambito dei cambiamenti climatici, tema su cui si tende spesso a “Raccontare la fine del mondo”, a proposito della reciproca influenza tra dati di realtà e immaginazione