L'altra ricerca

'Minir' contro i tumori del cervello

di Achille Brullo

Il mini-robot aiuterà i neurochirurghi ad asportarli, evitando di danneggiare i tessuti sani. I ricercatori americani ne garantiscono l'efficacia e prevedono un suo utilizzato in sala operatoria entro cinque anni

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Durante BioRob 2012, la Conferenza mondiale di bioingegneria e biotecnologie, svoltasi lo scorso giugno, sotto l'egida dell'Università campus Biomedico di Roma, si è affrontato il tema de 'L'impatto della robotica biomedica e della tecnologia bio-meccatronica sulla salute e lo stile di vita del XXI secolo'. Numerose le novità mostrate da esperti di tutto il mondo tra cui 'Minir'.

Grande pochi millimetri, di forma vermiforme e dotato di grande flessibilità, Minir è un 'robot-lombrico', che punta a rimuovere i tumori nelle zone più profonde e delicate del cervello, difficilmente raggiungibili dal bisturi, riducendo così al minimo i rischi di lesione ai tessuti sani della massa cerebrale e, quindi, di danni al sistema motorio, cognitivo e del linguaggio.

"Minir può intervenire grazie a un minuscolo foro praticato sul cranio", spiega Jean-Marc Simard, neurochirurgo e professore dell'Università del Maryland, che ha presentato al BioRob i risultati di tre anni di sperimentazioni. "La sua elevata flessibilità e i supporti tubolari di cui è dotato gli permettono di muoversi agevolmente all'interno dell'organo".

Grazie all'utilizzo combinato del mini-robot e di una risonanza magnetica si ottiene in tempo reale una mappatura tridimensionale completa del cervello e la posizione esatta della neoplasia. A questo punto il chirurgo, monitorando il video, manovra Minir attraverso un joystick e procede all'asportazione. "Il robot-lombrico, nella fase di sperimentazione, è arrivato a rimuovere il 95% di masse tumorali profonde: il restante 5% è quel sottilissimo strato tumorale che in neurochirurgia è considerato inamovibile, pena il danneggiamento della parte sana della massa cerebrale", continua il neurochirurgo statunitense.

Il suo utilizzo sull'uomo è preventivabile fra 3-5 anni, il tempo necessario per affinare la sperimentazione. Il mini-robot si è dimostrato efficace nella rimozione del 'glioblastoma', un tumore del tessuto neuroepiteliale che nel 50% dei casi porta al decesso entro sei mesi. Minir potrà essere usato inoltre per rimuovere le neoplasie della corteccia eloquente, la delicata zona del cervello che controlla il nostro linguaggio, su cui le normali tecniche chirurgiche comportano gravi rischi di lesione.

Al BioRob di Roma sono stati presentati anche progetti legati alla biomedicina e alla robotica applicata alla scienza medica, quali le 'pillole-sensore' che potrebbero sostituire la normale gastroscopia, risparmiando al paziente il passaggio dell'endoscopio attraverso il tubo digerente e l'esofago.

Achille Brullo

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