L'altra ricerca

Un albero per non dimenticare

falcone
di Silvia Mattoni

Tornare sui luoghi delle stragi di Capaci e via D'Amelio per ribadire con forza il  'no' alla mafia. È il messaggio degli oltre 1.300 studenti delle scuole italiane che a bordo delle due 'navi della legalità' hanno raggiunto la Sicilia per assistere alle celebrazioni del XX anniversario di quegli attentati

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Tramandare di generazione in generazione la cultura della legalità e l'impegno a contrastare le mafie fin dai banchi di scuola. È l'obiettivo del 'Viaggio della legalità' e delle manifestazioni che si svolgono in occasione dei vent'anni dai due attentati mafiosi che uccisero, a distanza di pochi mesi, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Quest'anno ben 250 scuole hanno partecipato al concorso 'Capaci venti anni dopo. Etica, ruolo e valore della memoria', e 1.300 studenti si sono imbarcati dai porti di Civitavecchia e Napoli sulle due navi ribattezzate 'Giovanni' e 'Paolo', per tornare sui luoghi delle stragi e ribadire il loro 'no alla mafia'.

"Buoni cittadini si diventa nella quotidianità, rispettando le regole", ha dichiarato il ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca (Miur), Francesco Profumo presente, insieme con il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, a bordo di una delle due navi.

Ricco il programma di iniziative per il ventennale degli attentati, presentato tra gli altri dal presidente della fondazione 'Giovanni e Francesca Falcone', Maria Falcone e dai sindaci di Torino e Roma Piero Fassino e Gianni Alemanno. Sono inoltre intervenuti alla conferenza svoltasi al Miur, Silvia Calandrelli, direttore Rai educational, il regista Pasquale Scimeca, Claudio Baglioni, socio fondatore e promotore della fondazione O'scià, l'attore Neri Marcorè.

A Palermo, alcuni degli studenti hanno raggiunto l'aula bunker del carcere Ucciardone per assistere alle celebrazioni istituzionali, alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e del presidente del Consiglio Mario Monti. Altri ragazzi si sono recati invece in alcune piazze simboliche della città (piazza Maggiore, parco Ninni Cassarà) per partecipare alle iniziative organizzate dal Miur, dalla fondazione Falcone e dalle scuole di Palermo nei 'Villaggi della legalità'.

Nel pomeriggio due cortei hanno preso il via dall'aula bunker e da via D'Amelio, per ricongiungersi sotto l'albero Falcone in via Notarbartolo, dove è stato suonato il silenzio alle 17.58, ora della strage di Capaci. "L'albero rappresenta il simbolo della rinascita della società civile per non dimenticare quanto accaduto 20 anni", ha spiegato Maria Falcone. In serata, allo stadio di Palermo, la partita del cuore tra la nazionale cantanti e quella magistrati trasmessa in diretta su RaiUno.

Silvia Mattoni