Spy stories & hi tech
Il geniale fisico Alan Turing eccelleva nella crittografia, la tecnica che crea 'codici segreti' mediante la matematica e sfrutta le capacità dei calcolatori. E app e software innovativi supportano gli attuali giocatori che usano sempre più spesso pc e smartphone
Il fascino degli enigmi e della loro 'scienza’, l’enigmistica, si intreccia spesso a quello delle storie di spionaggio.
“I moderni giochi enigmistici discendono dalla crittografia, l’arte di codificare messaggi per renderne il significato incomprensibile, un metodo che ha una lunga tradizione e profondi legami con la matematica" spiega Giovanni Filocamo, fisico e divulgatore dell’Ufficio Comunicazione e Urp del Cnr. "Durante la seconda Guerra mondiale, la parola 'Enigma’ riportava alla macchina crittografica tedesca che gli alleati decifrarono con l’aiuto di un altro strumento, 'Bombe’, realizzato nella base inglese di Bletchley Park, grazie ad Alan Turing, uno dei più grandi geni matematici del XX secolo”, Alan Turing fu assai precoce, a soli 28 anni era a capo di questo gruppo che lavorava alla decrittazione dei messaggi tedeschi ed è stato uno dei padri dell’informatica moderna, autore di modelli concettuali e di studi sull’intelligenza artificiale ritenuti ancora oggi fondamentali”.
Esistono quindi profonde correlazioni e sovrapposizioni tra enigmistica, matematica e crittografia. Giuseppe Pontrelli, matematico del’Istituto per le applicazioni del calcolo (Iac) del Cnr, enigmista per passione, coltiva tra i suoi interessi proprio lo studio di queste analogie ('Matematica ed enigmistica: analogie e differenze’, Margherita Barile e Giuseppe Pontrelli): “Dietro la matematica, apparentemente sobria e severa, si cela un intramontabile gusto del gioco. Il motore che spinge dai tempi di Euclide i suoi studiosi a porsi problemi e a cercarne la soluzione, è lo stesso che muove la curiosità dell’enigmista”.
Così come la matematica computazionale e combinatoria si giova delle accresciute capacità di calcolo dei computer, anche in enigmistica sono stati sviluppati algoritmi che permettono di risolvere giochi in pochissimi secondi. Per Ruzzle, il gioco per smartphone ispirato al 'paroliere’ che si svolge contro un avversario - scaricato più di 20 milioni di volte - esistono programmi utilizzati da giocatori scorretti, che risolvono istantaneamente ogni quadro e permettono di vincere facilmente contro chiunque (cheater). “Anche il cruciverbista può avvalersi della rete”, prosegue Pontrelli. “Negli scorsi anni è stato sviluppato il progetto Webcrow (webcrow.dii.unisi.it) per la soluzione automatica o semiautomatica di un cruciverba con le informazioni reperibili sul web. I motori anagrammatici, ormai presenti in rete e diffusi come app nei cellulari, esistono invece da molto tempo”.
“Nella soluzione di un enigma vi è un indiscutibile elemento ludico, ideale per coinvolgere e interessare gli studenti in progetti di didattica informale”, conclude Filocamo. Al prossimo Festival della Scienza di Genova si terrà una mostra con installazioni interattive che illustrerà scienza e matematica ai tempi di Archimede e Pitagora, 'Agorà’, a cura dell’Ufficio Comunicazione e Urp del Cnr”.
Claudio Barchesi
Fonte: Giovanni Filocamo, Ufficio Comunicazione e Urp del Cnr, tel. 010/6598787 , email giovanni.filocamo@cnr.it - Giuseppe Pontrelli, Istituto per le applicazioni del calcolo "Mauro Picone", Roma , email giuseppe.pontrelli@gmail.com -