Atwood, la regina della fantascienza
Margaret Atwood, prolifica scrittrice canadese e candidata al premio Nobel 2014, ha pubblicato di recente in Italia, per Ponte alle Grazie, 'L’altro inizio’, ultimo volume della trilogia dell’'Adamo pazzo’ che comprende anche 'L'ultimo degli uomini’ e 'L'anno del diluvio’. Da sempre interessata alle tematiche ambientaliste e femministe, nell’ultimo dei tre libri analizza la degenerazione di una società che persegue l’idea di sperimentazione a tutti i costi, delineando per il genere umano, nonostante i suoi fallimenti, la possibilità di un sistema sociale possibile.
Sulla Terra, dopo una pandemia, gli umani scampati alla morte combattono tra loro divisi in due fazioni. Ci sono da un lato i 'Giardinieri di Dio’, eco-terroristi guidati da Adamo 1, che negli anni precedenti all’apocalisse predicavano il ritorno alla coltivazione della terra e alla cura delle api. Dall’altro, gli aderenti alla 'Chiesa del PetrOlio’, che incitavano invece allo sfruttamento dell''olio santo’, bruciando l'ultima energia disponibile.
I sopravvissuti convivono nel villaggio-rifugio insieme con i 'Craker’, una specie pacifica transgenica, creata in laboratorio da Crake: esseri che non conoscono il male e vivono nella felicità. Ma le relazioni tra il mondo umano e transgenico sono precarie, fatte di incomprensioni, sospetti e minacce, che arrivano anche dall’esterno.
Contemporaneamente all’uscita di questo volume, Ponte alle Grazie ripubblica un altro romanzo della Atwood, 'L’assassino cieco’ vincitore del Brooker Prize nel 2000, che propone una storia apparentemente diversa, ma sempre di fantascienza. Ambientata in Canada, ricostruisce la saga di una famiglia borghese, che ripercorre in chiave privata le vicende storiche e sociali di un intero secolo.
Al centro della storia Iris Chase e la sorella Laura, morta in un incidente d’auto subito dopo la seconda Guerra mondiale, l’ottantaduenne Iris ripercorre tutti gli eventi della sua vita dall’infanzia alla mezza età, tra ricordi, bugie e tormenti, a partire dall’infelice matrimonio con Richard Griffen, un industriale che si impossesserà dei suoi beni e della sua vita.
Il suo racconto si intreccia con la storia scritta da Laura e pubblicata postuma con successo, 'L’assassinio cieco’. Protagonista è un uomo in fuga che inventa per la sua amante un’enigmatica storia di fantascienza pulp, ambientata sull’immaginario pianeta Zycron, di cui l’autore parla alla sua amata durante i loro segreti incontri amorosi. Alla fine Iris cercherà giustizia per la figlia, per la nipote, per Laura, e per se stessa, prigioniera di una vita decisa da altri.
Il libro è il racconto di una storia che scava nella sofferenza umana, dalla quale emerge una figura femminile alla totale mercé della società patriarcale, che le chiede solo di essere una buona figlia e poi una buona moglie e madre.