L'altra ricerca

Un lifestyle symbol con le bollicine

di Rosanna Dassisti

Oltre un miliardo di bottiglie e 30.000 nuovi posti di lavoro: è quanto potrebbe assicurare per il 2035 il mercato del Prosecco. A dichiararlo, al Winefuture 2011 di Hong Kong, Gianluca Bisol

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"Entro 25 anni la richiesta di mercato del Prosecco supererà il miliardo di bottiglie e potrà creare almeno 30.000 nuovi posti di lavoro". È quanto ha previsto Gianluca Bisol, a Winefuture 2011, uno degli appuntamenti internazionali più attesi dagli enologi. Al meeting, che si è tenuto quest'anno a Hong Kong, hanno partecipato 2.000 delegati da oltre 40 paesi per discutere della produzione e comunicazione del vino.

Solo due i rappresentanti italiani intervenuti: Angelo Gaja, produttore piemontese, e Gianluca Bisol, alla guida dell'omonima azienda specializzata in Prosecco e Cartizze d'eccellenza.

In occasione del dibattito sugli spumanti 'Sparkling Wines Now & Then', Bisol ha così spiegato il successo internazionale del Prosecco: "La sua forza risiede nella capacità di farsi conoscere non come 'status symbol', ma come 'lifestyle symbol', rappresentando perfettamente la qualità e lo stile di vita europei: fine, moderno e informale".

Un successo previsto già da tempo. Ora il prosecco intende alzare la posta e rinnovare la sfida nei confronti dello Champagne. "Nel 2035 la richiesta di mercato del Prosecco supererà il miliardo di bottiglie", afferma l'imprenditore, "e questa crescita potrebbe portare alla creazione di 30.000 nuovi posti di lavoro, considerando che il comparto oggi assicura già 10 mila posti tra Veneto e Friuli. Questo grazie a Luca Zaia, che, nel 2008 da Vicepresidente della Regione Veneto e nel 2009 da Ministro dell'Agricoltura, è stato il principale fautore e protagonista della riforma che ha portato alla Denominazione legata al nome del territorio anziché del vitigno".

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