Focus: Maltempo

Imprevedibili precipitazioni

alluvione
di Federica Pennone

Nel caso di flash-flood, ossia di alluvioni improvvise, i modelli meteorologici non forniscono indicazioni sufficientemente precise. Le ricerche in corso mirano a migliorarne l'efficacia

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Il bilancio del disastro provocato dalle piogge alluvionali che hanno colpito la Liguria e la Toscana è gravissimo, hanno rinfocolato le polemiche sulla prevedibilità di tali eventi. "Presso l'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima (Isac) del Cnr di Bologna di intesa con il dipartimento nazionale della Protezione civile è stata implementata una catena di previsione numerica in tempo reale che fornisce previsioni ad alta risoluzione, fino a 72 ore sull'area europea e a 48 sull'Italia" spiega Andrea Buzzi dell'Isac-Cnr. "Esiste inoltre una convenzione con altri enti nazionali e locali, tra cui la Regione Liguria per lo sviluppo di strumenti modellistici atti a fornire previsioni meteorologiche. Nel caso di flash-flood, ossia di alluvioni improvvise come quelle delle Cinque Terre, di Genova, della Lunigiana i modelli meteorologici e idrologici presentano però problemi di scarsa precisione relativi ai tempi rapidi di evoluzione dei fenomeni e alla risposta veloce dei bacini idrici coinvolti, come nel caso dei fiumi e torrenti tipici nel territorio ligure".

Un problema è che, in genere, quanto più è elevata l'intensità di un evento di convezione intensa (un temporale) e quindi della precipitazione da esso prodotta, tanto maggiore è il margine di errore nella sua previsione". Anche se i modelli numerici costituiscono lo strumento principale per quantificare il rischio di un evento calamitoso imminente, con alcune ore o alcuni giorni di anticipo, errori su tempistica, quantità e localizzazione delle piogge rendono difficoltoso l'utilizzo delle previsioni meteo ai fini dell'adozione di misure per la protezione della popolazione e delle cose. La ricerca ha reso certamente più affidabili i modelli, ma risulta ancora problematico poter annunciare in anticipo precipitazioni di natura convettiva con una precisione che consenta allerte tempestive e puntuali.

"A causa del caos deterministico che caratterizza la dinamica dell'atmosfera, quando si ha a che fare con una sostanziale impredicibilità", aggiunge Piero Malguzzi del gruppo di ricerca in meteorologia dinamica dell'Isac-Cnr, "si applicano tecniche di ensemble, ossia previsioni probabilistiche basate sull'effettuazione di un numero elevato di previsioni deterministiche tramite modelli, su cui si costruisce una statistica che tenga conto sia della climatologia, sia delle previsioni dei modelli. Noi utilizziamo la tecnica dell'ensemble nelle previsioni mensili con il nostro modello 'Globo', per anticipazioni sul lungo termine (da una settimana a una stagione), analogamente a quanto si fa per definire gli scenari dei cambiamenti globali su scale decennali-secolari. Occorrerebbe trasportare tali metodologie anche nel brevissimo termine, per la previsione delle alluvioni. Per ora però si è solo in una fase sperimentale, perché le risorse di calcolo richieste sono ingenti".

Federica Pennone

Fonte: Andrea Buzzi, Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima, Bologna, tel. 051/6399599 , email a.buzzi@isac.cnr.it - Piero Malguzzi, Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima, Bologna , email p.malguzzi@isac.cnr.it -

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