Focus: Catastrofi

Nettuno prevede le onde anomale

cnr
di Marco Cirilli

La previsione operativa del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica militare e del Cnr rappresenta oggi la migliore risposta alla necessità di prevedere le onde anomale e di limitarne i danni

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Lo scorso 3 marzo, nel pomeriggio, la nave da crociera Louis Majesty era in navigazione da Barcellona a Genova con 1.350 persone a bordo, quando alle 16.30 un'onda particolarmente elevata ha colpito violentemente la sua parte anteriore. I vetri della sala passeggeri sono stati infranti causando la morte di due persone, una italiana, e un largo numero di feriti. La nave ha dovuto invertire la rotta e rientrare a Barcellona. Incidenti come questi mostrano in maniera sempre più pressante la necessità di un'affidabile previsione del mare, sia come intensità delle mareggiate che delle massime altezze d'onda raggiungibili durante i singoli eventi. Il sistema di previsione Nettuno, realizzato grazie alla cooperazione fra il Servizio meteorologico dell'Aeronautica militare italiana tramite il Cnmca (Centro nazionale di meteorologia e climatologia aeronautica) e l'Istituto di scienze marine (Ismar) del Consiglio nazionale delle ricerche, si è rivelato attualmente il miglior modello disponibile su tutto il bacino del Mediterraneo. "Operativo da 18 mesi", spiega Luigi Cavaleri dell'Ismar-Cnr, "Nettuno emette giornalmente una previsione completa ad altissima risoluzione, per le 72 ore successive, in cui  si specifica l'altezza, il periodo e la direzione delle onde, oltre all'intensità e alla direzione del vento sul mare". L'esattezza dei risultati ottenuti dal sistema è stata verificata attraverso il confronto con le misure trasmesse dai satelliti: ogni giorno Envisat, Jason, Jason2, Ers2, e altri sorvolano il Mediterraneo fornendo l'intensità del vento sul mare e l'altezza d'onda a intervalli di 7 km. "La precisione di questo modello", sottolinea Cavaleri, "è dimostrata dal suo errore medio, inferiore all'1%, che testimonia un risultato eccezionale e attualmente non raggiunto da nessun altro sistema. Questo garantisce la sicurezza necessaria per le operazioni marittime e le attività turistiche, prevenendo disastri gravi alla navigazione e sulle coste". Nella mareggiata del gennaio 2009 in Sardegna, le singole onde superarono i 20 m di altezza, ma il tempestivo allarme lanciato dal  Cnr e dal Cnmca permise di evitare perdite tra la popolazione e di limitare i danni prodotti. Mentre la maggior parte dei sistemi di previsione forniscono le caratteristiche medie della mareggiata, è possibile oggi fornire anche una stima della massima altezza d'onda che è lecito aspettarsi in determinate condizioni. Nel caso Louis Majesty, infatti, le previsioni davano un'altezza massima vicino ai 10 metri, coincidente quindi con i vari rapporti che sono seguiti all'incidente. "Un ulteriore vantaggio di Nettuno", conclude Cavaleri, "è costituito dalla facilità con cui vengono sintetizzate e rese comprensibili agli utenti, tramite mappe simboliche, le informazioni generate: le rappresentazioni sono disponibili e consultabili gratuitamente nei rispettivi siti dei due enti (www.meteoam.it; www.ismar.cnr.it).

Fonte: Luigi Cavaleri, Istituto di scienze marine, Venezia, tel. 041/2404746 , email luigi.cavaleri@ismar.cnr.it -

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