Focus: Roma

Nella Capitale, il Cnr raddoppia

Area di ricerca del Cnr di Montelibretti
di Rita Bugliosi

Città attenta al mondo della scienza, Roma ospita numerose strutture scientifiche e università. Tra queste, due afferiscono al maggiore ente di ricerca italiano: le aree si trovano rispettivamente a Montelibretti e Tor Vergata e ospitano Istituti che operano in vari ambiti disciplinari, dalle energie rinnovabili al patrimonio culturale, dall'ingegneria del mare alla microelettronica. Ne abbiamo parlato con i loro presidenti

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Il popolo romano sin dall'antichità ha riservato grande attenzione alla scienza e alla tecnologia, avendone compreso l'importanza e l'utilità, ed è proprio grazie alle scoperte e alle applicazioni tecnico-scientifiche - dalle macchine per costruire ponti e acquedotti a quelle per combattere, fino alle tecnologie per coltivare i campi - che l'Impero romano ha raggiunto la sua grandezza. Un'attenzione che è proseguita nel tempo, arrivando fino ai giorni nostri: la Capitale è infatti sede di numerose Università e centri di ricerca e ospita il Consiglio nazionale delle ricerche, il più grande Ente di ricerca nazionale In particolare, il Cnr è presente a Roma con due Aree di ricerca, quella di Montelibretti (Roma 1), nata nel 1970, e quella di Tor Vergata (Roma 2), inaugurata nel 1998.

L'Area della Ricerca di Montelibretti si estende su 65 ettari in piena campagna sabina, a Nord di Roma, in una zona al centro di parchi e riserve regionali. Nella struttura sono presenti dodici Istituti impegnati in ricerche su ambiente, beni culturali, nuovi materiali e settore bio-agroalimentare; due Istituti – quello di Scienze polari e una sede di quello di Scienze del patrimonio culturale (il più popoloso dell'Area) – sono di recente istituzione. “Le ricerche presso gli Istituti dell'Area sono orientate a una transizione netta verso un'economia circolare e una bio-economia; alla riduzione e compensazione delle emissioni di CO2 e all'aumento sostanziale della quota di energie rinnovabili; alla tutela della biodiversità e degli ecosistemi; alla tutela del patrimonio culturale; alla sostenibilità dell'agricoltura e dei sistemi alimentari; a salute e benessere per tutti tenendo conto anche dei rapporti tra ambiente e salute; al rafforzamento della resistenza e capacità di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali. Queste azioni fortemente interconnesse coinvolgono anche altri settori quali mobilità, nuovi materiali, edilizia e formazione”, spiega Giovanna Mancini, presidente dell'Area.

Numerose sono gli esempi significativi di attività svolte nell'Area della ricerca di Montelibretti nei diversi ambiti di ricerca. “Nella struttura sono state effettuate, tra l'altro, l'installazione di un digestore anaerobico per convertire gli scarti alimentari della mensa in biogas che sarà utilizzato all'interno dell'Area, e di un modulo abitativo in legno di recupero, totalmente autosufficiente dal punto di vista energetico e isolato termicamente con cellulosa ricavata dai pannolini usati, sviluppato nell'ambito di un progetto di ricerca finanziato dalla Regione Lazio”, aggiunge Mancini. “C'è poi il progetto di valorizzare parte dei 65 ettari dell'Area realizzando una collezione botanica che ha visto nella primavera 2020 le prime piantumazioni, con la partecipazione di tutto il personale; la collezione ha tra gli obiettivi la tutela e la propagazione di specie autoctone, alcune a rischio di estinzione, contribuendo a compensare le emissioni di CO2 e ad aumentare il sequestro di inquinanti atmosferici quali particolato, ozono e ossidi di azoto, limitando l'emissione di composti organici volatili di natura biogenica. Imminente è inoltre l'installazione di un Dome Theatre che avrà due ruoli: quello di laboratorio scientifico per la sperimentazione e valutazione di videoproiezioni e navigazioni 'realtime immersive' e di nuovi linguaggi narrativi per l'intrattenimento scientifico e la didattica attraverso attrattori fisici e allestimenti innovativi, e quello di centro visite per la didattica e l'apprendimento”.

Più recente la nascita dell'Area Roma2: nel 1986 il Cnr e l'Università di Tor Vergata stipularono una convenzione, in base alla quale l'Università concedeva in comodato d'uso un'area adeguata del territorio universitario al Cnr affinché questi provvedesse alla realizzazione delle strutture localizzate nell'Area di Ricerca, finalizzate a realizzare un polo scientifico-tecnologico di altissimo livello, capace di generare significative sinergie. L'Area della Ricerca di Roma Tor Vergata, che occupa una superficie di circa 28 ettari, di cui ben 35.000 mq coperti ed è una delle più grandi del Cnr, fu poi inaugurata il 10 febbraio 1998. In essa operano numerose strutture: Istituto per l'ingegneria del mare – Laboratorio di Acustica e Sensoristica, Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima, Istituto di scienze marine, Istituto di farmacologia traslazionale, Istituto di struttura della materia, Istituto di microelettronica e microsistemi. L'Area ospita inoltre il personale di altri istituti e uffici del Cnr: Istituto di scienze polari, Istituto di metodologie per l'analisi ambientale, Istituto superconduttori, materiali innovativi e dispositivi, Istituto di fotonica e nanotecnologie, Ufficio Ict, oltre che dell'Istituto di astrofisica e planetologia spaziali dell'Istituto nazionale di astrofisica.

“Le attività di ricerca sono portate avanti dalle singole strutture, che ospitano facilities di grande valenza scientifica per le varie discipline di interesse, tra cui un campo sperimentale per gli studi di climatologia, una clean-room perfettamente attrezzata e in corso di ulteriore implementazione per la microelettronica, grandi capannoni e strutture attrezzate per l'allestimento di componenti di satelliti per l'esplorazione extraterrestre, una vasca per sperimentazione”, spiega Antonio Mastino, presidente dell'Area dal 2013 fino al 1 settembre di quest'anno e al quale è subentrato Aldo Di Carlo. “Tutto questo consente di svolgere attività di ricerca avanzata nei vari settori di interesse, attività sempre più caratterizzata negli ultimi tempi da contenuti di carattere interdisciplinare, e di collaborare con il mondo dell'università e dell'industria”.

Ma l'Area di Tor Vergata cura anche i rapporti con il territorio “Grazie alla sua capacità attrattiva di finanziamenti da parte di Enti nazionali, della Comunità europea e di Agenzie internazionali, la struttura riesce a organizzare da anni eventi e attività di carattere divulgativo, quali la Notte dei ricercatori”, conclude Mastino.

Fonte: Giovanna Mancini, Area della ricerca del Cnr di Montelibretti - Roma 1, e-mail: giovanna.mancini@cnr.it

Fonte: Antonio Mastino, Istituto di farmacologia traslazionale, e-mail: antonio.mastino@ift.cnr.it

Area di ricerca Cnr di Tor Vergata
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