Recensioni

Rosa ancora pallido

Copertina del libro Maschiocrazia
di U. S.

Non c’è solo il “soffitto di cristallo” che ostacola le donne nei posti di vertice. Guido Romeo ed Emanuela Grigliè in “Maschiocrazia” (Codice edizioni) affrontano la disparità di genere nella politica e nell’economia. Le cose sono cambiate e stanno cambiando ma i dati in negativo sono ancora numerosi e c'è ancora molto da fare

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La foto della Conferenza di Solvay che mostra un austero gruppo di 28 scienziati e un’unica donna - Marie Curie, vincitrice di due premi Nobel - e quella realizzata nel 2017, a generi inversi, rimangono le icone più rappresentative del “soffitto di cristallo” che per lungo tempo ha sottratto i posti di vertice nelle carriere scientifiche alle donne e che, ancora oggi, incide in misura rilevante. Un problema del quale Emanuela Grigliè e Guido Romeo si erano interessati nel 2021, con “Per soli uomini” (Codice edizioni), il filone di indagine si allarga adesso in generale alla “Maschiocrazia” (Codice edizioni).

In realtà le cose sono già cambiate e continuano a cambiare: lo dimostra, sempre a proposito di fotografie, la Sala delle donne voluta dall’allora presidente della Camera Laura Boldrini, che tra le altre immortala, con l’attuale presidente del Consiglio Giorgia Meloni, le prime presidenti delle due Camere Nilde Iotti e Maria Elisabetta Alberti Casellati e il primo ministro donna Tina Anselmi. Di figure pionieristiche ne abbiamo molte, come Rosa Oliva, divenuta la prima magistrata grazie a un ricorso che nel 1960 segnò una svolta storica.

Quanto la parità di genere sia costellata da tappe piuttosto recenti lo ricorda anche il film di Paola Cortellesi “C’è ancora domani”, inevitabilmente citato nel libro. Il suffragio universale in Italia è arrivato solo nel 1946 e in molti altri Paesi riconosciuti come democratici è addirittura successivo: in Svizzera data 1971 e in Liechtenstein 1984, per non parlare di un mondo diverso dal nostro come l’Arabia Saudita, dove le donne votano per le elezioni locali dal 2015. La prima presidente della Corte di Cassazione donna è Margherita Cassano, nel 2023, e degli ultimissimi tempi è la prima donna a capo della Ragioneria generale dello Stato, Daria Perrotta.

I dati in senso negativo sono però ancora troppi. La quota di parlamentari donne del mondo è cresciuta dal 14,9 a un sempre minoritario 22,5%, per quanto ci siano casi di parità quasi piena in Islanda, Norvegia e Nuova Zelanda, e si debba considerare che tra i 556 membri della nostra Assemblea costituente sedevano appena 21 deputate. In Italia norme come quelle sull’alternanza nelle liste elettorali vengono spesso aggirate e in 6.594 Comuni, l’84,7% dei casi, è stato eletto un sindaco uomo: tra i 42 con più di 100.000 abitanti soltanto tre giunte sono a trazione femminile. Abbiamo due donne alla guida dei principali partiti, altre due sono state confermate a capo della Commissione e del Parlamento europei (dove, peraltro, le deputate sono il 39%), eppure persino per le maggiori leader la questione della compatibilità tra famiglia e lavoro si pone sempre in modo diverso che per i maschi. Quadro chiaroscuro anche in economia: il divario medio di reddito tra i sessi rimane del 39% e tra le prime 50 società per azioni quotate alla Borsa di Milano ci sono soltanto due donne Ceo, anche se i ruoli dirigenziali femminili aumentano.

C'è insomma ancora molto da fare ma la lotta contro la discriminazione è ormai un perno ineludibile della nostra civiltà. I problemi non sono risolti perché non basta avere una donna di vertice, occorrono un cambiamento più profondo e andare oltre quello che gli autori chiamano “pinkwashing”. L'ideale sarebbe affrontare il tema con “normalità”, ma fino a che l’equilibrio non sarà pieno ed effettivo la tendenza a semplificarlo e banalizzarlo è inevitabile. E la comunicazione, tra hate speech, fake news ed eccessi woke, spesso non aiuta. Gli autori riportano, in tal senso, tendenze opposte: dal preferire uomini perché la leadership viene associata a un malinteso concetto di energia fisica, ce l’ha confermato di recente la vicenda di Joe Biden, alla convinzione che la guida femminile porti risultati migliorativi quasi automatici.

 

Titolo: Maschiocrazia
Categoria: Saggi
Autore: Emanuela Grigliè, Guido Romeo
Editore: Codice
Pagine: 158
Prezzo: 15,00