“2050: come ci arriviamo? Mobilità sostenibile, più pulita, più veloce, più sicura e per tutti” è la mostra visitabile fino al 26 giugno al Museo delle scienze di Trento (Muse) che offre l’opportunità di riflettere sul futuro della mobilità, affrontando sfide e scelte connesse alla transizione ecologica, non solo a livello europeo, ma anche interregionale e locale. La mobilità riguarda dal lavoro al turismo, fino alla produzione industriale e presenta, accanto ai benefici, anche una serie di costi come emissione di gas serra, inquinamento, rumore e perdita di biodiversità che ricadono inevitabilmente sulla nostra salute. Le emissioni di gas serra riferite ai trasporti hanno spinto la Comunità europea a porsi come obiettivo la loro riduzione del 55% entro il 2030, e il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.
Il percorso espositivo si sviluppa su 370 metri quadrati ed è formato da un tatami intrecciato con vecchie reti da pesca e scarti industriali riciclati e riciclabili al 100% che unisce le sei aree in cui è suddiviso con docce sonore, pareti interattive e video proiezioni, schermi interattivi e macchine del tempo. L’allestimento ruota attorno a una zona centrale, un lungo nastro ligneo, su cui si proiettano gli obiettivi della Strategia europea che, nei prossimi 30 anni, orienterà la mobilità sull’intero territorio europeo. Le aree approfondiscono temi su passato, presente e futuro della mobilità e dei trasporti, come l’utilizzo dei carburanti tradizionali, la ricerca e lo sviluppo delle fonti energetiche alternative e la mobilità intelligente e sicura, grazie anche all’automazione. Il percorso si conclude con la partecipazione personale dei visitatori alla costruzione di un’infografica nel wall interattivo, con le proprie opinioni sugli argomenti proposti.