Televisione

In tv la medicina di inizio ’900

Locandina della serie tv The Knick
di Rita Bugliosi

Ne parla la serie televisiva 'The Knick', in onda su Sky Atlantic dall'11 novembre e presentata in anteprima al 'Festival internazionale del film' di Roma. Diretto da Steven Soderberg e interpretato da Clive Owen, il 'medical drama' è ambientato in un ospedale newyorkese nel quale si sperimentano nuove terapie

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Sarà visibile dall’11 novembre su Sky Atlantic Hd (canale 110) la serie tv 'The Knick’, presentata in anteprima al 'Festival internazionale del film’ di Roma. A metà strada tra il 'medical’ e il 'period drama’, 'The Knick’, diretta dal premio Oscar Steven Soderbergh e interpretata da Clive Owen, è ambientata nella New York di inizio '900, all’interno dell’ospedale Knickerbocker. Alla guida della struttura c’è il brillante chirurgo John Thackery, pioniere di nuovi metodi nel campo della chirurgia, in un’epoca caratterizzata da elevati tassi di mortalità.

Thackery, personaggio ispirato al celebre chirurgo americano William Halstead, è attratto dalle ricerche sul corpo umano e trasforma i pazienti che frequentano l’ospedale, prevalentemente poveri e immigrati, in ignare cavie dei suoi esperimenti. Contraddistinta da una scrupolosa ricostruzione degli ambienti e dei costumi dell’epoca, da uno stile asciutto e da un’attenzione quasi maniacale per i dettagli, la serie televisiva traccia un affresco della New York di inizio secolo, un’epoca attraversata da forti spinte all’innovazione, al progresso scientifico e tecnologico.

Un avanzamento che da allora è proseguito, portando a risultati importanti, come sottolinea Roberto Volpe del Servizio prevenzione protezione (Spp) del Cnr di Roma.“In ambito medico sono state numerose le conquiste che hanno mutato profondamente la condizione della popolazione, garantendole negli ultimi decenni uno stato di salute migliore. Basti pensare, andando un po’ indietro nel tempo, alla diminuzione della mortalità post operatoria determinata dal miglioramento delle condizioni igieniche in sala operatoria. Alla fine dell’Ottocento si cominciano a usare strutture dedicate esclusivamente alla pratica operatoria e a indossare indumenti adatti a questa attività: dai camici ai cappelli, fino ai guanti e alle mascherine, per creare una barriera tra medico e paziente, proteggendo entrambi”.

Altra tappa importante è la somministrazione delle vaccinazioni. “Non molto tempo fa, nel 1958, si registravano ancora in Italia circa 8.000 casi di poliomelite in un anno: con il vaccino orale, sviluppato da Albert Sabin e approvato nel 1962, questa malattia è stata debellata”, prosegue il medico del Cnr. “Non meno importante è stata la messa a punto del vaccino contro l’influenza. In questo caso, il primo passo è stato compiuto nel 1944 da Thomas Francis Jr. che si era basato sugli studi di Frank Macfarlane Burnet”.

Una scena della serie tv The Knick

Negli anni Sessanta si sono fatti significativi passi avanti anche nella cura dei disturbi cardiovascolari. “L’individuazione dei fattori di rischio cardiovascolare è legata all’Heart Study sulla popolazione di Framingham, cittadina vicino a Boston, e allo 'Studio delle sette nazioni’, quest’ultimo condotto dall’americano Ancel Keys negli anni Cinquanta su un campione di popolazione di sette stati (Finlandia, Olanda, Grecia, Italia, Jugoslavia, Giappone, Stati Uniti)”, continua Volpe. “Da tali studi è emerso che alti valori di colesterolo nel sangue possono costituire un pericolo per le arterie, favorendo l’insorgenza di infarto e ictus. Più recente è la scoperta del colesterolo Hdl, che pulisce le arterie e diminuisce la probabilità di formazione di placche”.

Fondamentale per la riduzione del colesterolo, la messa a punto di farmaci efficaci. “Nel 1989 si cominciano a prescrivere il Europa le statine, farmaci che hanno un ottimo rapporto costi-benefici e che hanno cambiato la storia dell’ipercolesterolemia, riducendo del 30% la mortalità cardiovascolare”, precisa il ricercatore dell’Spp-Cnr. “Negli anni ’80 sono nati invece gli Ace-inibitori, che hanno trasformato la terapia anti ipertensiva, seguiti, negli anni ’90 dai sartani. Vorrei ricordare poi il diabete, che portava in passato al coma diabetico, curabile grazie alla scoperta dell’insulina”.

Un’altra tappa importante in campo medico è data dagli avanzamenti in ambito chirurgico. “Risultati significativi sono stati raggiunti nel settore dei trapianti, a partire dal primo trapianto di cuore effettuato nel 1967 da Christiaan Barnard, al quale sono seguiti poi quelli del polmone e di altri organi addominali, grazie al miglioramento della tecnologia e all’introduzione di efficaci farmaci anti rigetto, come la ciclosporina”, precisa Volpe, che aggiunge: “È migliorata inoltre la sopravvivenza dei soggetti colpiti da tumore a seguito sia di diagnosi precoci, favorite da nuove tecniche diagnostiche – Tac, Ecografia, Risonanza magnetica nucleare -, sia per il ricorso alla chemio- e alla radioterapia”.

C’è però ancora molto da fare. "Ad esempio, nell’ambito delle malattie neurologiche come l’Alzheimer, la Sclerosi laterale amiotrofica, la Sclerosi multipla, il Parkinson”, conclude Volpe. “Ma anche per i danni al sistema nervoso centrale, al cervello, al cervelletto o al midollo spinale:per chi è paraplegico o tetraplegico non si può fare ancora nulla di rilevante”.

La scheda

Che cosa: serie tv ‘The Knick’

Quando: dall’11 novembre 2014

Dove: Sky Atlantic, canale 110

Info: http://skyatlantic.sky.it/skyatlantic

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