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Maria Chiara Carrozza alla nuova Officina farmaceutica 2.0

di U. S.

La prima visita ufficiale della presidente del Consiglio nazionale delle ricerche è stata  a Pisa, alla struttura  per la produzione di radiofarmaci  dell'Istituto di fisiologia clinica del Cnr, che, dopo un periodo di sospensione dell'attività, è stata  ristrutturata e ampliata

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Askanews – La presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, Maria Chiara Carrozza per la sua prima visita ufficiale ha scelto la nuova Officina farmaceutica dell'Istituto di fisiologia clinica del Cnr a Pisa. “È stato molto bello e molto intenso tornare a Pisa in una nuova carica, come presidente del Cnr – ha detto – ho scelto Pisa come prima uscita perché la mia appartenenza a questo territorio è molto forte, devo moltissimo alla Scuola Sant'Anna, a tutte le istituzioni di ricerca, anche al Cnr, per la mia carriera questo ambiente è stato fondamentale e l'Area del Cnr di Pisa è una delle più grandi d'Italia e anche una di quelle che attraverso la sua storia ha dato tanto al Cnr. Quindi mi è sembrato un evento particolarmente importante venire qui come prima uscita, anche se scherzando ho detto: non è la prima uscita magari è una prima entrata”.

La nuova Officina farmaceutica 2.0 consentirà di produrre radiofarmaci per la Pet (Tomografia a emissione di positroni), medicinali che includono uno o più isotopi radioattivi incorporati a scopo diagnostico e terapeutico. Dopo un periodo di sospensione dell'attività produttiva, la precedente radiofarmacia è stata ristrutturata e ampliata in quella che è oggi l'Officina farmaceutica 2.0, che produrrà il tracciante 18F-Fdg (fluorodesossiglugosio) per conto di Curiumpharma.

“L'idea di preparare questi farmaci che hanno una grande importanza in oncologia è molto buona – ha aggiunto la presidente del Cnr – ed è nel solco anche dell'imaging, nella tradizione nel campo dell'imaging biomedico che ha quest'Area e sicuramente sarò al fianco dei ricercatori di quest'Area per portare avanti questi progetti nell'ambito translazionale”.

Maria Chiara Carrozza ha sottolineato l'importanza del Pnrr, assieme al Piano nazionale della ricerche e ai fondi europei per il Cnr e poi ha voluto ricordare Serena Cosentino, la giovane ricercatrice del Cnr morta nella tragedia della funivia a Stresa. “Ero già particolarmente dispiaciuta per quello che è accaduto e sapere che c'era anche una delle nostre giovani ricercatrici ovviamente mi ha dato un ulteriore colpo – ha spiegato – era una ricercatrice appena giunta nel nostro Istituto Cnr, con la speranza di cominciare un nuovo percorso, quindi simbolicamente tutto il Cnr si stringe alla famiglia, ai parenti e agli amici per questa scomparsa”.