Ogni essere umano cerca un significato nella propria vita e nella propria esistenza. La stessa ricerca riguarda anche gli scienziati, impegnati nel tentativo di trovare senso e chiarezza tra il caos di informazioni, spesso confuse, contraddittorie e polarizzate. Il fisico Saul Perlmutter, il filosofo John Campbell e lo psicologo Robert MacCoun cercano di rispondere a queste sfide nel saggio "Trovare un senso in un mondo senza senso" (Apogeo), dove esplorano come prendere decisioni efficaci in un’epoca di sovraccarico informativo
Infodemia
La proliferazione di comunicazione si autoalimenta in un modo inevitabile. L'urgenza del problema è evidente. Basti pensare all’insistenza di papa Francesco sul pettegolezzo, alla teoria socratica dei “tre setacci”, alla preoccupazione dell’Oms per le informazioni non corrette, non chiare o non complete su Covid. A livello popolare, la si deduce da alcuni modi di dire: “Il silenzio è d'oro”, “Un bel silenzio non fu mai scritto”, “Usi obbedir tacendo”, “Taci! Il nemico ti ascolta”, “Pensa prima di parlare” o “Acqua in bocca”, “Tenersi un cecio in bocca”…
Il paradosso dell'overdose comunicativa cui siamo sottoposti si registra anche sui temi della scienza, della tecnologia e della salute. Dove spesso sono i più mediaticamente attenti e persino i più alfabetizzati sul tema specifico a dare risposte e assumere comportamenti contraddittori