Neuroni specchio in azione
Grazie ai neuroni specchio il nostro cervello è in grado di identificare bugie e comportamenti inappropriati in meno di un secondo. Lo rivelano gli studi condotti da Alice Mado Proverbio dell’Università di Milano Bicocca, in collaborazione con Alberto Zani, dell’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare del Cnr
Basta meno di un secondo per smascherare un bugiardo, individuare un errore o riconoscere un comportamento insensato, grazie ai neuroni specchio. Un settore nel quale sono impegnati tra gli altri Alice Mado Proverbio e il suo gruppo di ricerca dell’Università di Milano Bicocca, in collaborazione con Alberto Zani, dell’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare (Ibfm) del Consiglio nazionale delle ricerche.
Un loro studio, pubblicato sulla rivista 'Neuropsychologia', è teso a comprendere i processi neuronali che si attivano nel momento in cui osserviamo un’azione 'sbagliata’. “E' noto che azioni dotate di scopo, come raccogliere un frutto per mangiarlo, attivano il sistema fronto-parietale di neuroni specchio in misura maggiore di azioni non finalizzate, per esempio raccogliere un frutto per poi gettarlo via”, spiega Mado Proverbio.
Per testare l'esistenza di questo circuito il gruppo di ricerca ha sottoposto 23 studenti alla visione di centinaia di immagini che ritraggono persone mentre compiono azioni 'normali' o incomprensibili. "I dati hanno evidenziato che la distinzione avviene a partire dai 170-200 millisecondi (ms), soprattutto nel cervello femminile, che si dimostra più rapido”, continua la docente. “Dopo circa 450-600 ms si osserva il picco della risposta relativa ai gesti inappropriati”.
Un altro studio condotto dal medesimo team e pubblicato su 'Scientific Reports', rivela poi che gli sportivi professionisti, a differenza dei normali spettatori, sono in grado di riconoscere i comportamenti scorretti sul campo di gioco in 4 decimi di secondo, sempre grazie ai neuroni specchio. "Questi risultati rivelerebbero l'importanza dell'apprendimento visivo negli sport”, aggiunge Zani. “L'osservazione diretta del 'gesto motorio' appropriato, infatti, rappresenta il modo più efficace di apprendimento per l'atleta, rispetto alla descrizione verbale indiretta di quale dovrebbero essere la postura, la tensione muscolare e la tempistica del movimento adeguate".
Il gruppo coordinato da Proverbio ha recentemente scoperto che il cervello impiega meno di mezzo secondo anche per capire se l'espressione o l'atteggiamento fisico di una persona siano coerenti con lo stato d'animo che dovrebbe esprimere e, quindi, se stia mentendo. Lo studio è stato pubblicato su 'Plos One', in collaborazione con le Università di Parma e della California.
I ricercatori hanno chiesto a 30 studenti di osservare 280 fotografie nelle quali alcuni attori mimavano differenti stati d'animo. Durante l'osservazione, accompagnate da descrizioni verbali dell'emozione interpretata, gli studenti sono stati sottoposti a una tomografia elettromagnetica a bassa risoluzione. “Si è scoperto che al nostro cervello bastano 300 millisecondi per riconoscere l'incongruenza tra il linguaggio del corpo e lo stato d'animo che dovrebbe essere espresso", conclude Zani. Quindi, se vi stanno mentendo il vostro cervello lo scoprirà in un battito di ciglia.
Fonte: Alice Mado Proverbio, Università Milano Bicocca, tel. 02/64483755 , email mado.proverbio@unimib.it - Alberto Zani, Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare, Milano , email alberto.zani@ibfm.cnr.it -