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Il ricercatore, a qualsiasi disciplina appartenga, è un lavoratore della conoscenza che produce sapere. È importante e giusto quindi che la sua attività non resti relegata in laboratorio, ma divenga patrimonio di tutti. Ed è proprio questo l'obiettivo cui mira Christian Barbato, dell'Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Cnr, con il suo 'Il mestiere del ricercatore'.
Il volume consente al lettore comune di avvicinarsi alla professione dello scienziato, di scoprire cosa accade nelle strutture di ricerca e di comprendere alcuni termini tecnici usati dagli esperti quando comunicano tra loro. Il linguaggio utilizzato nei laboratori è infatti un vero gergo, una meta-lingua spesso derivata dai termini anglosassoni di riferimento. L'autore per esempio spiega modi di dire quali ‘lavorare sotto cappa', ossia lavorare in un ambiente incontaminato, o ‘fare il bagnetto a 37°C', per indicare la temperatura alla quale si sottopongono le provette per alcune reazioni chimiche.
A rendere interessante l'opera sono anche le tante immagini del fotografo Francesco Castelli. Scatti semplici, ma originali, che aiutano i ricercatori a non prendersi troppo sul serio.
'Il mestiere del ricercatore' inaugura la nuova collana editoriale della casa editrice Aracne '100 neuroni in laboratorio', che nel progetto dovrà raccogliere proprio 100 contributi di altrettanti giovani neuroscienziati.
Federica Pennone
titolo: Il mestiere del ricercatore
categoria: Specialistica
autore/i: Barbato Christian
editore: Aracne
pagine: 75
prezzo: € 7.00