Vita Cnr

Incontro ravvicinato con Lutetia 21

asteroide
di Francesca Gorini

La sonda interplanetaria Rosetta, da sei anni in orbita per comprendere i misteri del sistema solare, ha effettuato un'altra tappa chiave: il sorvolo ravvicinato dell'asteroide. A bordo, strumentazioni ottiche progettate e realizzate dal laboratorio Luxor del Cnr  e dall'università di Padova

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Tremila chilometri. È questa la distanza minima raggiunta dalla sonda interplanetaria Rosetta, frutto di un progetto dell'Agenzia spaziale europea (Esa) per migliorare la comprensione del sistema solare e dei processi di formazione dei pianeti,  nel suo 'flyby' (sorvolo ravvicinato) di Lutetia 21, l'asteroide metallico scoperto nel 1982  che ha 'incrociato' il tragitto della sonda nel suo viaggio di studio verso la cometa Churyumov-Gerasimenko'.

Il flyby è avvenuto in luglio e ha rappresentato un momento cruciale della missione, non soltanto perché Lutetia è il più grande asteroide metallico finora oggi scoperto, ma anche perché è stato il  primo ad essere 'visitato' da una sonda con l'obiettivo di ottenere risposte circa la sua composizione. L'avanzata strumentazione di bordo per la raccolta delle immagini è stata realizzata anche grazie al Laboratorio Luxor del Cnr di Padova, che ha progettato la componentistica ottica di Osiris, il sistema di imaging di cui Rosetta dispone.

"Il nostro ruolo è stato integrare la parte ottica ed effettuare  gli allineamenti e i test ottici della  Wac o wide angle camera, la camera per imaging ad alta risoluzione e largo campo di vista che assieme alla narrow angle camera costituisce una parte fondamentale di Osiris", spiega la ricercatrice del Luxor-Cnr Vania Da Deppo, impegnata in questo progetto sin dalla sua tesi di laurea nel 1998. "Altrettanto importante è stato il lavoro svolto dai colleghi dell'università di Padova, che hanno realizzato la parte meccanica dello strumento".

Le ottime prestazioni di Osiris sono già state dimostrate nel corso di diversi momenti delle precedenti missioni , ad esempio in occasione del flyby con Marte avvenuto nel 2007 e  nel corso del flyby con la Terra e  della collisione della cometa Tempel 1 e lo strumento d'impatto della sonda Deep Impact, che hanno fornito straordinarie immagini del fenomeno. Grande è quindi l'attesa  per il momento, previsto nel 2014, in cui la sonda avvicinerà e 'mapperà' per la prima volta la cometa Churyumov-Gerasimenko.

Fonte: Vania Da Deppo, Ifn-Uos Laboratorio Luxor, Padova,, tel. 049/7897264 , email vania.dadeppo@ifn.cnr.it -

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