Per combattere l'infezione di Sars-CoV-2 non ci sono solo i vaccini, sono disponibili anche i monoclonali, farmaci biologici estremamente selettivi, somministrati a infezione in corso. “È un principio completamente diverso da quello dei vaccini, che invece sono somministrati a persone sane per poter sviluppare una risposta protettiva”, spiega Francesca Di Rosa, dell'Istituto di biologia e patologia molecolari (Ibpm) del Consiglio nazionale delle ricerche.
La ricerca che guarda ai monoclonali, parla di un loro utilizzo in due condizioni differenti. Per ridurre gli effetti collaterali della risposta infiammatoria in pazienti con una forma più severa di Covid-19. In questo caso si è pensato di utilizzare gli anticorpi monoclonali contro l'interleuchina 6, una delle citochine infiammatorie che noi stessi produciamo durante una risposta infiammatoria e che se prodotta in eccesso può dare dei problemi.
In seguito, si è giunti ai cosiddetti anticorpi neutralizzanti, che possono impedire che il virus entri nelle cellule. E non solo, “si è anche pensato di utilizzare un cocktail di anticorpi monoclonali, quindi diversi anticorpi che nell'insieme possano migliorare tantissimo le nostre capacità di protezione nei riguardi del virus Sars-CoV-2”.
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