Racconti di Natale
Una sorta di Almanacco dickensiano, con le storie natalizie dei nostri ricercatori. È un modo per ricordare il periodo festivo e il centenario dal giorno in cui Amundsen raggiunse per primo il Polo Sud
Per chiudere il 2011 abbiamo voluto regalarvi un Almanacco quasi 'dickensiano', nel quale per una volta sono direttamente i nostri ricercatori, con le loro stesse parole, senza la nostra intermediazione redazionale, a raccontarvi una loro giornata particolare trascorsa al lavoro.
Troverete nel Focus tante storie diverse ambientate in situazioni diversissime: nella foresta per osservare un gruppo di primati oppure in un pronto soccorso ospedaliero, in un sito archeologico o in un aeroporto sperduto attenendo un volo, in laboratorio o da qualche parte nel mondo. Spesso proprio all'altro capo del mondo. In particolare, alcuni di questi racconti di Natale (e dintorni) riguardano l'Antartide. È un modo per ricordare, insieme al periodo festivo, il centenario da quel 14 dicembre 1911 in cui Roald Amundsen arrivò per primo al Polo Sud: un'impresa epica e tragica, che vide la straordinaria 'gara' tra la vittoriosa missione scandinava e quella inglese di Robert Falcon Scott, nella quale l'esploratore e i suoi compagni di avventura persero la vita.
Un consiglio per i nostri lettori, magari utile proprio in questi giorni festivi, è quello di visitare la mostra 'Race', che ripropone suggestivamente la sfida anglo-norvegese: inaugurata a Genova per il Festival della scienza, sarà aperta fino al 18 marzo 2012 a Palazzo Ducale. Le spedizioni antartiche e polari, così come quelle alpine e in particolare himalayane, sono in qualche modo le ultime grandi 'esplorazioni' condotte sul nostro pianeta. E i loro coraggiosi protagonisti sono gli unici che abbiamo avuto la possibilità di documentare con mezzi che ai Colombo, ai Magellano e ai Marco Polo sono stati negati. Per il Cnr è sempre un motivo di orgoglio il fatto di essere l'unico ente di ricerca presente con le proprie attività e strutture in tutte e tre queste propaggini estreme: i due Poli e l'Everest.
Il Natale, come tutti i giorni festivi, ha perso almeno parte del carattere di eccezionalità che in passato lo separava nettamente dal tempo feriale. La possibilità di connessione continua che la tecnologia ci consente ci porta ormai tutti a ridurre anche i momenti che dovrebbero essere riservati ad altro, o a nulla, in una sorta di ininterrotta quotidianità. Detto ciò, quello tra fine e inizio anno resta un periodo particolare, anche se celebrato con vacanze in mete esotiche anziché intorno alla tavola con i famigliari. Alle persone che a lavorare anche durante le feste, invece, sono davvero tenute, in genere i mass media riservano un pensiero fugace e formale: mai, almeno ci pare, ricordando che tra di loro ci sono anche i ricercatori. Ci è parso doveroso rimediare e contiamo che anche i lettori lo gradiscano. Auguri.