Editoriale

Sosteniamo la squadra della ricerca

C'è però un altro fatto di questi giorni che ci inorgoglisce e che vogliamo condividere con i nostri lettori: la visita del Presidente della Repubblica all'Area della ricerca del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli, in occasione di un convegno dedicato ad Adriano Buzzati Traverso, il padre della genetica e della biologia molecolare italiana, che al Cnr fondò e diresse a lungo l'Istituto che oggi è proprio a lui dedicato. Non è la prima volta che Giorgio Napolitano visita l'Area di via Pietro Castel
di Marco Ferrazzoli

In questi giorni il Presidente della Repubblica ha visitato l'Area del Cnr di Napoli, ricordando le "eccellenze" della ricerca meridionale e ritrovando la giovane ricercatrice che aveva citato come esempio dell'impegno delle donne per il nostro Paese. L'allora precaria, nel frattempo, è stata assunta, ma non bisogna dimenticare i tanti giovani che lavorano nei laboratori italiani senza riconoscimenti adeguati. Auguriamo a questa 'nazionale' i migliori successi.

Pubblicato il
Durante la sua visita, il Capo dello Stato ha potuto incontrare una giovane ricercatrice, Enza Colonna, che aveva avuto modo di conoscere in una precedente occasione e che lo aveva tanto colpito da citarla, nel successivo discorso di fine anno, come esempio delle donne che con il loro impegno danno lustro al nostro Paese. L'allora precaria, nel frattempo, ha superato un concorso ed è stata assunta dal nostro Ente: un segno che ci fa ben sperare anche se, come la stessa Enza ha ricordato, non bisogna dimenti

I mondiali di calcio, si sa, sono una delle occasioni nelle quali si sollevano speranze, ambizioni, sentimenti collettivi che vanno al di là dell'evento sportivo in sé. Il rituale che si ripete ogni quattro anni, notano molti, è persino capace di risollevare l'orgoglio nazionale più di tante ricorrenze e occasioni storiche. È anche per questa capacità di colpire l'immaginario collettivo che abbiamo voluto assumere i mondiali come tema del Focus di questo Almanacco della Scienza, che cade nel mezzo del torneo.

Naturalmente si tratta di poco più che un 'pretesto', sotto il quale abbiamo voluto chiamare i nostri ricercatori ed esperti a illustrare i tanti aspetti evocati dai campionati: il continente africano che li ospita, prima di tutto; poi l'uso delle tecnologie nel calcio, sia sui terreni di gioco per il controllo delle azioni sospette, sia per garantire la sicurezza sugli spalti; infine, la partecipazione femminile a questo sport e i benefici che il calcio giocato e non soltanto 'tifato' può apportare al nostro organismo. Già spesso, in passato, abbiamo dedicato la sezione monografica dell'Almanacco a temi apparentemente futili, nella convinzione che talvolta un argomento più leggero ma vicino al grande pubblico sia meglio in grado di suscitare la passione per la scienza nei non addetti ai lavori.

C'è però un altro fatto di questi giorni che ci inorgoglisce e che vogliamo condividere con i nostri lettori: la visita del Presidente della Repubblica all'Area della ricerca del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli, in occasione di un convegno dedicato ad Adriano Buzzati Traverso, il padre della genetica e della biologia molecolare italiana, che al Cnr fondò e diresse a lungo l'Istituto che oggi è proprio a lui dedicato. Non è la prima volta che Giorgio Napolitano visita l'Area di via Pietro Castellino, un polo scientifico altamente innovativo, e non è un caso che anche in quest'occasione egli abbia invocato l'attenzione delle istituzioni sulle tante "eccellenze" che la ricerca meridionale può vantare.

Durante la sua visita, il Capo dello Stato ha potuto incontrare una giovane ricercatrice, Enza Colonna, che aveva avuto modo di conoscere in una precedente occasione e che lo aveva tanto colpito da citarla, nel successivo discorso di fine anno, come esempio delle donne che con il loro impegno danno lustro al nostro Paese. L'allora precaria, nel frattempo, ha superato un concorso ed è stata assunta dal nostro Ente: un segno che ci fa ben sperare anche se, come la stessa Enza ha ricordato, non bisogna dimenticare i tanti giovani ricercatori che lavorano nei laboratori italiani senza riconoscimenti retributivi, garanzie contrattuali e prospettive di carriera adeguati al loro valore.

Per tornare alla metafora calcistica, auguriamo a questa nostra 'nazionale' i migliori successi. Sul loro 'campo', i ricercatori giocano ogni giorno un campionato difficile, con una forte concorrenza internazionale, ed è nostro dovere incoraggiarli e sostenerli in ogni modo. Sono anche loro a tenere alta la nostra bandiera, non soltanto i giocatori azzurri per i quali tifiamo in questi giorni.

In conclusione, una comunicazione di servizio: con l'estate l'Almanacco assume una periodicità mensile e i prossimi numeri saranno on line il 14 luglio e l'11 agosto.

Marco Ferrazzoli