Focus: Ricercat@mente

Piante per sfamare il mondo

piante
di Gianluca Viscogliosi

La 33enne Giorgia Batelli, della sezione di Portici dell'Istituto di bioscienze e biorisorse del Cnr, è tra i vincitori del premio Ricercat@mente, con i suoi studi sui vegetali resistenti ai deficit idrico e salino. Nonostante la giovane età, vanta collaborazioni ed esperienze internazionali prestigiose. Appassionata di cultura orientale, ha un altro grande amore oltre alla ricerca: il suo gatto Julio

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Nel 2003 la laurea con il massimo dei voti in Scienze biotecnologiche con indirizzo 'Agrarie vegetali’ presso l’Università di Napoli 'Federico II’; poi il dottorato al dipartimento di Scienza del suolo, della pianta e dell’ambiente del medesimo ateneo, con il conseguimento del titolo di dottore in Agrobiologia e agrochimicha, dopo uno stage di 18 mesi nei laboratori della California nel team del professor Jian-Kang Zhu, con cui condividerà anche un periodo di post-dottorato dal luglio 2009 a dicembre 2011. È Giorgia Batelli, 33enne salernitana, ricercatrice a tempo determinato presso la sezione di Portici dell’Istituto di bioscienze e biorisorse (Ibbr) del Cnr di Bari, uno dei sette premiati dal Consiglio nazionale delle ricerche, in collaborazione con l’Accademia nazionale dei Lincei, con il riconoscimento 'Ricercat@mente’.

Il premio, consegnato durante la cerimonia per le celebrazioni del novantennale dell’Ente, è andato al suo lavoro per l’identificazione e caratterizzazione di componenti della risposta a stress abiotici nell’'Arabidopsis thaliana’, una piccola pianta utilizzata come organismo modello. “I cambiamenti climatici in corso e il previsto aumento della popolazione mondiale rendono urgente lo sviluppo di varietà vegetali più tolleranti a situazioni di stress ambientali e in grado di garantire produzioni agricole adeguate anche in condizioni sub-ottimali”, spiega Batelli. “Il mio progetto si propone di individuare e comprendere i meccanismi molecolari e cellulari che si attivano all’interno delle piante in risposta a particolari deficit idrico e salino”.

Uno studio ricco di implicazioni sociali oltre che scientifiche, quindi, visto che riguarda territori in cui vive gran parte della popolazione più povera del Pianeta. L’obiettivo è adeguare un determinato tipo di flora a un ambiente che, nella maggior parte dei casi, si rivela ostile e inadeguato alla proliferazione delle specie vegetali.

“La ricerca è partita dall’individuazione in 'Arabidopsis thaliana’ di una famiglia di proteine chinasi (SnRk) che hanno un ruolo chiave nei primi eventi di trasduzione del segnale di risposta a deficit idrico e a eccesso di sali nel terreno”, prosegue la ricercatrice. Il progetto sta prendendo in esame anche altre varietà botaniche: “Attualmente le attività di ricerca presso i nostri laboratori includono anche lo studio di una specie alofita, ossia di vegetali particolarmente resistenti a terreni salini o alcalini, come la 'Thellungiella salsuginea’”.

La ricerca ha portato la giovane a collaborare con istituzioni di rilevanza internazionale quali University of California e Purdue University negli Usa e King Abdullah University of Science and Technology in Arabia Saudita, sotto la guida di personalità come il professor Jian-Kang Zhu. Batelli però non dimentica i suoi 'maestri’ italiani, da Luigi Monti a Stefania Grillo che, dice: “Mi hanno sempre incoraggiata e indirizzata nel mio periodo di formazione universitaria e post-universitaria”.

Ma Batelli ha anche altre passioni oltre alla ricerca, e vanta un 'compagno’ speciale: “Amo molto giocare con il mio gatto Julio. Sono un’amante della cultura e della storia orientale, mi piace viaggiare e con il mio lavoro ho avuto la fortuna di farlo, arricchendo il mio bagaglio di esperienze umane che porterò sempre con me”.

Gianluca Viscogliosi

Fonte: Giorgia Batelli, Istituto di bioscienze e biorisorse del Cnr, tel. 081/2539480 , email giorgia.batelli@ibbr.cnr.it -

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