Dai banchi di scuola al laboratorio
Due iniziative del Cnr mettono in contatto studenti e ricercatori. Seminari in aula per le scuole napoletane e stage nei laboratori per gli studenti della Sicilia. Ottima la risposta dei ragazzi, che dimostrano curiosità ed entusiasmo
Scienziati si diventa. A partire dai banchi di scuola. È questa la sfida lanciata dal Consiglio nazionale delle ricerche. Con il progetto 'Il Cnr va a scuola', coordinato dall'Istituto di studi sulle società del Mediterraneo (Issm), 300 studenti di tre superiori di Napoli hanno avuto modo di apprendere dai ricercatori di sei istituti dell'Ente come si arriva a svolgere questa professione.
"I seminari sono stati pensati per i ragazzi del IV e del V anno alle prese con una scelta difficile da compiere: 'cosa voglio fare da grande?'", spiega Paola Avallone, dell'Issm-Cnr, ideatrice dell'iniziativa insieme con Raffaella Salvemini. "Per questo i ricercatori durante questa prima edizione, appena conclusa, hanno raccontato innanzitutto la loro esperienza, il loro percorso di studi, le difficoltà e le soddisfazioni dell'avventura scientifica. Subito dopo abbiamo tenuto lezioni su diverse materie: elettronica, fisica, chimica, genetica, economia, storia e filosofia, con l'approccio multidisciplinare che caratterizza il nostro Ente".
"Il feedback degli studenti è stato ottimo". I ragazzi dopo aver assistito alla lezione proiettata in aula hanno partecipato entusiasti con domande e osservazioni non solo sulla disciplina trattata ma anche sulla professione del ricercatore", conclude Avallone.
Se l'Issm è andato nelle scuole, l'Istituto di biomedicina e immunologia molecolare (Ibim) con il progetto 'Scienza e futuro' ha portato i giovani direttamente nei laboratori di alcuni istituti del Cnr: Ismn, Ibf, Igv e Iamc. L'iniziativa, in corso fino alla fine di maggio, coinvolge 34 scuole delle Sicilia per un totale di 840 studenti.
"Per avvicinare i ragazzi alla scienza e alla futura professione di ricercatori abbiamo pensato di aprire le porte dei laboratori dell'Area di ricerca di Palermo per degli stage", racconta Giovanna Montana dell'Ibim-Cnr e responsabile del progetto. "Gli studenti tramite l'uso di strumenti multimediali seguono una lezione teorica su tematiche inerenti le nostre attività. Dopo la lezione vengono suddivisi in quattro o cinque gruppi, ognuno seguito da un ricercatore. Si comincia con l'insegnare loro a usare le micropipette e si spiega l'esperimento che si deve effettuare, poi sono proprio i ragazzi che lavorano: per esempio estraggono il Dna ed esaminano le cellule al microscopio".
Dopo tre edizioni il bilancio degli organizzatori è nettamente positivo. "Alla fine della giornata, che dura non meno di cinque ore, i ragazzi sono felicissimi, orgogliosi di ciò che hanno imparato a fare e molto spesso si portano a casa la piccola provetta con il Dna", conclude Montana. "Alcuni vorrebbero venire anche nel mese di luglio per lavorare con noi durante le vacanze. Con nostra grande soddisfazione, si sono presentati anche laureandi della triennale a chiedere la tesi ricordandosi dello stage svolto ai tempi del liceo".
Fonte: Paola Avallone , Istituto di studi sulle società del mediterraneo, Napoli, tel. 081 6134086 (208), email paola.avallone@issm.cnr.it; Giovanna Montana , Istituto di biomedicina e di immunologia molecolare "Alberto Monroy", Palermo, email giovanna.montana@ibim.cnr.it