Editoriale

Expo: occasione imperdibile

Ora che l'Expo 2015 è partita e ha superato il primo rodaggio possiamo cominciare ad abbozzarne una valutazione più fondata. La situazione non è ancora definitiva, mancano alcuni padiglioni e alcuni servizi sono migliorabili, ma già consente di tracciare un primo bilancio che, va detto subito, è altamente positivo.
di Marco Ferrazzoli
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L'impressione, percorrendo il lunghissimo decumano, visitando gli spazi, assistendo ai dibattiti, alle performance, agli exhibit e soprattutto al grandioso spettacolo di folla, è di trovarsi davvero al centro del mondo. Non sono solo le dimensioni a fornirla, che pure contano: su cui si sviluppano gli spazi di circa 150 paesi e istituzioni tra cui alcuni davvero di grande bellezza e interesse. L'elemento fondamentale è però la concentrazione di idee, immagini e proposte sul tema del cibo, la varietà di soll

Ora che l'Expo 2015 è partita e ha superato il primo rodaggio possiamo cominciare ad abbozzarne una valutazione più fondata. La situazione non è ancora definitiva, mancano alcuni padiglioni e alcuni servizi sono migliorabili, ma già consente di tracciare un primo bilancio che, va detto subito, è altamente positivo.

L'impressione, percorrendo il lunghissimo decumano, visitando gli spazi, assistendo ai dibattiti, alle performance, agli exhibit e soprattutto al grandioso spettacolo di folla, è di trovarsi davvero al centro del mondo. Non sono solo le dimensioni a fornirla, che pure contano: su cui si sviluppano gli spazi di circa 150 paesi e istituzioni tra cui alcuni davvero di grande bellezza e interesse. L'elemento fondamentale è però la concentrazione di idee, immagini e proposte sul tema del cibo, la varietà di sollecitazioni e stimoli che il visitatore riceve, la fondamentale importanza dell'argomento scelto.

Parlare di cibo è stata indubbiamente una decisione vincente, oltre che in qualche modo obbligata per l'Italia, che soprattutto in questa fase di incertezza economica e identitaria deve riscoprire nell'agro-alimentare uno dei suoi punti di forza imprenditoriali e culturali. La cosiddetta dieta mediterranea, senza stereotiparla come una panacea è un modello di vita e di salute dal consolidato valore scientifico che può essere esportato in tutto il mondo. In questo senso l'Expo è un'occasione imperdibile: invitiamo pertanto tutti a coglierla, confrontandosi con gli stili alimentari e le produzioni agricole internazionali, riflettendo senza pregiudiziali sulle opposte esigenze che la sfida della 'sicurezza' e della 'sostenibilità' pone al nostro futuro, quella di assicurare cibo sufficiente alla gran parte di abitanti della terra che non ne dispongono e cibo più sano a quanti ne consumano 'troppo'.

Tra i primi appuntamenti che il Cnr ha organizzato in questo ambito (l'elenco completo è sul sito www.expo.cnr.it) diversi sono stati proprio dedicati a questo paradosso: l'obesità è un'epidemia che comporta costi sanitari elevatissimi e combatterla è un dovere delle istituzioni, dei cittadini e della ricerca scientifica. Mangiare molto ma male è non solo un vizio veniale ma il destino delle enormi masse di persone che si stanno affrancando dalla miseria e dalla denutrizione, passando però per un purgatorio di alimentazione a basso costo e di scarsa qualità. Proporre al mondo un modello di equilibrio calorico, di apporto nutritivo morigerato e completo significa non solo promuovere i nostri interessi economici ma un mondo più pacifico, equo, migliore.

È una sfida epocale che va condotta senza preconcetti ideologici. L'industria alimentare, specie multinazionale, tutela inevitabilmente i propri interessi ma è un alleato indispensabile per affermare questo modello a livello planetario. I produttori 'alternativi' legati al territorio e alla tradizione, di qualunque latitudine, sono i primi fondamentali portatori di queste istanze ma la loro forza produttiva e commerciale non è sufficiente ad affermarle. Mettere assieme entrambi e tutti gli altri soggetti coinvolti è pertanto indispensabile e l'Expo rimane il 'tavolo' più importante che abbiamo a disposizione per farlo: non perdiamo l'occasione.