Editoriale

Fare informazione sulla formazione

Con la riapertura delle scuole e con i test di ammissione all'università, in questo periodo, l'attenzione dei media e dell'opinione pubblica viene focalizzata molto sull'istruzione. È senz'altro giusto e, anzi, sarebbe bene che - come cittadini e operatori dei media - ponessimo maggiore e più costante attenzione a un comparto che è il perno dello sviluppo di un paese.
di Marco Ferrazzoli

Serve maggiore attenzione all'istruzione giovanile e alla 'formazione' continua, perni dello sviluppo di una società della conoscenza specialmente in tempi di crisi. In tale quadro, la ricerca svolge un ruolo essenziale anche con le attività rivolte agli studenti.

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In tale quadro, il talvolta trascurato ruolo della ricerca scientifica è essenziale. Intanto, perché la ricerca trova nell'acquisizione di conoscenze il proprio 'core business'; poi perché moltissimi ricercatori svolgono direttamente attività formativa, in particolare agli studenti. Alcune delle attività svolte in tale ambito dai nostri colleghi del Cnr le trovate illustrate in questo numero dell'Almanacco: dai corsi di educazione sensoriale dell'Istituto di scienze dell'alimentazione del Cnr di Avellino, a

Con la riapertura delle scuole e con i test di ammissione all'università, in questo periodo, l'attenzione dei media e dell'opinione pubblica viene focalizzata molto sull'istruzione. È senz'altro giusto e, anzi, sarebbe bene che - come cittadini e operatori dei media - ponessimo maggiore e più costante attenzione a un comparto che è il perno dello sviluppo di un paese.

L'investimento nell'istruzione giovanile, però, ormai è solo un tassello di un più ampio principio di 'formazione' che poggia sulla continuità. Una società nella quale le conoscenze avanzano con particolare velocità come la nostra (pensiamo solo all'evoluzione tecnologica), comporta la necessità di tenersi aggiornati a qualunque età, anche perché il gap di competenze può divenire un fattore discriminante, specialmente laddove sia in atto una situazione di crisi economica e occupazionale.

In tale quadro, il talvolta trascurato ruolo della ricerca scientifica è essenziale. Intanto, perché la ricerca trova nell'acquisizione di conoscenze il proprio 'core business'; poi perché moltissimi ricercatori svolgono direttamente attività formativa, in particolare agli studenti. Alcune delle attività svolte in tale ambito dai nostri colleghi del Cnr le trovate illustrate in questo numero dell'Almanacco: dai corsi di educazione sensoriale dell'Istituto di scienze dell'alimentazione del Cnr di Avellino, agli incontri che l'Istituto di scienze marine di Ancona tiene sul mondo della pesca; dalle lezioni di meteorologia dell'Ibimet, fino alle visite riservate ai ragazzi all'Isola di Montecristo.

Inoltre, nel Focus di questo Almanacco compaiono articoli sul quadrimestrale 'TD-Tecnologie didattiche', edito e curato dall'omonimo Istituto del Cnr, e sui corsi che l'Istituto di geoscienze e georisorse di Pisa tiene in Salvador per creare un polo universitario sulle risorse energetiche.

Infine, consentiteci di accennare a due iniziative alle quali l'Ufficio Stampa del Cnr ha dato un contributo particolare. Di una curata direttamente da noi, 'Scienziati e studenti', trovate notizia nell'Almanacco. Di 'Inv-Factor', potete leggere sul comunicato al link http://www.stampa.cnr.it/DocUfficioStampa/comunicati/italiano/2010/Settembre/65_SET_2010.HTM. A questo concorso, organizzato dall'Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali con il Ministro della Gioventù, la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e l'adesione del Presidente della Repubblica, hanno partecipato 38 invenzioni realizzate dalle scuole superiori, in particolare istituti tecnici, di tutta Italia.

Hanno vinto un veicolo ibrido alimentato tramite un pannello fotovoltaico e una cella a combustibile idrogeno, un supporto ortopedico per disabili, una bicicletta a pedalata assistita 'solare' e un progetto di scarpe a recupero energetico. Ma non è stato facile scegliere i migliori tra tanti progetti, straordinari sia per ideazione sia per implementazione, che rappresentano una vera iniezione di fiducia in merito alle nuove generazioni e al sistema scolastico di cui c'è davvero bisogno.

Marco Ferrazzoli