C'è anche il mare tra i soggetti di 'Non vedo, non sento e…', l'ultima silloge di Ester Cecere, biologa marina del Cnr di Taranto che ha cominciato a pubblicare le sue poesie in età matura, avviando però una prolifica e premiatissima produzione editoriale che in pochi anni conta già quatto raccolte. Quest'ultima si collega in modo evidente alla precedente 'Con l'India negli occhi, con l'India nel cuore', nella quale l'autrice aveva fermato le impressioni di un viaggio nel continente indiano, con le sue stridenti contraddizioni e con le sue dirompenti miserie.
In 'Non vedo, non sento e…' l'empatia si allarga in qualche modo a tutte le sofferenze umane, da quella delle donne violate a quella dei migranti che – per tornare al mare – rendono questo elemento spunto non di un'ispirazione genericamente poetica ma di una riflessione sulle tragedie contemporanee. Il 'concept' della raccolta, encomiabilmente, si contrappone quindi al solipsismo che connota la gran parte della produzione poetica, come pure si apprezza lo sforzo di asciuttezza delle poesie raccolte. Maggior severità sarebbe stata forse utile anche per alcuni aspetti stilistici, formali e lessicali: l'insistenza di certi titoli, versi e dediche, la loro estrema esplicitezza, sconfinano talvolta nel didascalico.
Alla fine della lettura, non a caso, le strofe più convincenti restano proprio quelle iniziali, dedicate a una riflessione intima ma non per questo sterile sul contrasto tra il Natale segnato del calendario e la Quaresima “del cuore”. Sarà pur vero, come diceva Tolstoj, che “tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo”, ma esiste anche un'universalità del dolore che ci affratella tutti.
titolo: Non vedo, non sento e…
categoria: Narrativa
autore/i: Cecere Ester
editore: Wipedizioni
pagine: 81
prezzo: € 10.00