Saggi

Dad in chiaroscuro

Didattica a distanza
di Rosa Bottino

“Didattica a distanza” (Laterza) di Barbara Bruschi e Alessandro Perissinotto - sottotitolo “Com'è, come potrebbe essere” - vuole fornire una panoramica articolata su come organizzare questa forma innovativa di insegnamento. E su come farlo in futuro, dopo la pandemia, per integrarla stabilmente nell'educazione istituzionale

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Il libro “Didattica a distanza” (Laterza) di Barbara Bruschi e Alessandro Perissinotto, come dichiarato dagli stessi autori nell'introduzione, è “di parte”, nel senso che si schiera apertamente contro i pregiudizi che spesso la coinvolgono, pur non rinunciando a ritrarla in chiaroscuro. Questa chiara presa di posizione è apprezzabile anche se, specie all'inizio, viene espressa in modo un po' enfatico: l'affermazione, ad esempio, che “scommettere sulle potenzialità della didattica a distanza (senza ignorarne i limiti) significa collocarsi con orgoglio dalla parte del progresso” richiederebbe forse un maggiore approfondimento critico e può suggerire l'idea che schierarsi sempre dalla parte dell'evoluzione tecnologica e delle sue applicazioni rappresenta comunque un progresso. L'argomento è tuttavia importante e non si può che essere d'accordo con gli autori quando affermano che è sempre più necessaria una ricerca e una sperimentazione didattica seria e approfondita sulle tecnologie e le metodologie per la Dad e sulle buone pratiche di insegnamento online.

In ogni caso, è opportuno considerare che non è il mezzo in sé che può innescare processi di rinnovamento se l'ambiente complessivo di apprendimento non muta, tanto è vero che molto spesso la didattica a distanza è stata affrontata come una semplice trasposizione virtuale della didattica trasmissiva frontale. Del resto, svolgere una lezione a distanza è molto diverso da strutturarla in presenza, ed è ovvio che un ruolo chiave affinché questa sia efficace è svolto dal docente e dal ricorso a metodologie e strumenti diversi da quelli tradizionali.

L'improvvisa assunzione della Dad per gestire la drammatica e prolungata emergenza Covid19 ha messo in evidenza quanto poco fosse preparata a questa modalità la scuola italiana. Però, l'auspicato ritorno alla normalità non porterà a un ritorno alla situazione precedente. Come è stato messo in luce anche dall'Oecd (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), il semplice ritorno dell'istruzione allo status quo pre-pandemia, che già non riusciva a soddisfare le esigenze di tutti gli studenti, non è più un'opzione praticabile. Occorre, quindi, sostenere tutti gli attori del sistema educativo per mantenere lo slancio dell'azione collettiva attuata nell'emergenza, in modo da realizzare un'effettiva innovazione dei processi educativi. Il compito non è facile perché molti sono i fattori che entrano in gioco, anche al di là delle scelte politiche spesso orientate da compromessi fra aspetti economici, gestionali e contrattuali. Ben venga, quindi, un libro che offre una riflessione ampia sul tema.

Si parte da un excursus storico interessante sulla Dad, non legata, ai suoi esordi, ai computer e alla rete internet (vi ricordate la Scuola radio elettra o il maestro Manzi?); si pone poi l'accento sugli ambienti di apprendimento integrati; si forniscono, quindi, indicazioni concrete (“In pratica, come faccio?”) e, nella parte finale, si dà spazio al punto di vista degli insegnanti e dei dirigenti scolastici (“E gli altri come hanno fatto?”). Vengono affrontate poi le fragilità della didattica a distanza, valutandole anche rispetto alle diverse modalità in cui si può esprimere (sincrona e asincrona) e considerando alcuni degli aspetti in essa coinvolti: l'empatia, la socializzazione e i feedback.

Il libro ha scelto di mantenere la trattazione a livello generale, nel senso che non affronta gli aspetti specifici che caratterizzano i processi di insegnamento e apprendimento legati alle diverse discipline. Non viene, quindi, sviluppato il tema di come la tecnologia possa permettere un approccio diverso sia alle materie scientifiche sia a quelle umanistiche. Pensiamo, ad esempio, alle variegate opportunità online che consentono di realizzare simulazioni, costruzione di modelli, manipolazione e visualizzazione di dati. Così come alla possibilità di connettersi, da remoto, a laboratori scientifici o a osservatori astronomici. Tutti strumenti che, opportunamente integrati nella Dad o negli spazi di apprendimento ibridi, affiancati alle pratiche più tradizionali, potrebbero modificare significativamente le metodologie di insegnamento e sostenere la risoluzione di problemi in contesto.

Si tratta ovviamente di un argomento complesso, che necessiterebbe di una trattazione approfondita, con esempi specifici, che probabilmente gli autori hanno ritenuto al di là degli scopi e delle intenzioni del volume e che, forse, ne potrebbe costituire un seguito.

titolo: Didattica a distanza
categoria: Saggi
autore/i: Bruschi Barbara, Perissinotto Alessandro
editore: Laterza
pagine: 167
prezzo: € 13.30