Saggi: Vetro

Un modello d’integrazione positivo

Copertina del volume Psicologia positiva e psicologia clinica
di Patrizia Ruscio

Il saggio dal titolo "Psicologia positiva e psicologia clinica" (Il Mulino) di Chiara Ruini,  professore associato in Psicologia Clinica all'Università di Bologna, propone un punto di vista che integra la psicologia clinica a quella positiva, che di solito occupano posizioni agli antipodi

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La felicità è uno dei temi caldi della psicologia clinica insieme al benessere umano, alla resilienza e al funzionamento ottimale individuale. Fin dallo sviluppo delle discipline psicologiche l'approccio tradizionale alla salute mentale si è attenuto strettamente al modello dicotomico benessere-disagio psicologico, dove l’indice di benessere è dato dalla totale assenza di disagio e disabilità. La psicologia clinica, quindi, ha prestato maggiore attenzione al distress e agli aspetti negativi nell’esistenza umana, fino a quando la psicologia positiva ha imposto un cambio di prospettiva.

La psicologia positiva nasce ufficialmente una ventina di anni fa a opera di una pubblicazione scientifica apparsa sull’"American Journal of Psychology". Da quel momento le risorse vengono messe al centro e divengono la risposta alle problematiche della psiche. La psicologia positiva non intende studiare l’essere umano nei suoi aspetti problematici, si pone invece come obiettivo il portare alla luce le risorse individuali che permettono agli uomini e alle società di funzionare positivamente. Come accade a tutte le novità, la strada è stata in salita. Non stupisce che la comunità scientifica abbia opposto resistenza a questo totale cambio di prospettiva. La psicologia positiva si è posta infatti in una posizione di rottura rispetto al passato e per questo ha ricevuto molte critiche, destando perplessità, soprattutto da parte dei rappresentanti della psicologia clinica, che hanno visto destabilizzati i loro paradigmi.

L’affermarsi della psicologia positiva ha portato, d’altro canto, la ricerca sociale verso lo studio delle qualità e della positività negli individui, nei gruppi e nelle istituzioni, sottovalutando sovente i fattori di rischio per la salute e la psicopatologia. Solo recentemente in ambito internazionale si è cominciato a indagare e mettere in relazione il benessere, il disagio psicologico e la psicopatologia, arrivando a proporre un modello di psicologia clinica positiva.

Questo volume si propone di integrare le tradizionali prospettive della psicologia clinica con quelle nuove emergenti dalla psicologia positiva, e propone un approccio clinico integrato, in cui la definizione e la promozione della salute mentale positiva sono in linea con una concezione biopsicosociale dell'individuo. Il modello indicato fornisce una visione integrata tra la psicologia clinica e quella positiva, illustrandone le prospettive teoriche comuni, gli ambiti applicativi emergenti e le linee di ricerca più innovative. Vengono descritti gli approcci teorici e metodologici tuttora applicati dalla psicologia clinica positiva, inclusa la valutazione integrata di benessere, i tratti di personalità, il disagio e la psicopatologia. Il modello così elaborato dimostra come il benessere, il disagio psicologico e la psicopatologia risultino reciprocamente interconnessi.

Un testo utile agli addetti ai lavori e a chi desideri addentrarsi nei sentieri della psiche umana.

Titolo: Psicologia positiva e psicologia clinica
Categoria: Saggi
Autore: Chiara Ruini
Editore: Il Mulino
Pagine: 248
Prezzo: € 23,00