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Droga, una app contro la vendita online

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di E.G.

Tutelare i giovani, supportando le famiglie nei confronti del crescente e preoccupante fenomeno della vendita di sostanze stupefacenti via web. E' l'obiettivo del progetto europeo 'Save our net (Son) support'

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La Federazione italiana medici pediatri (Fimp), nell’ambito del Progetto europeo 'Save Our Net (Son) Support', ha realizzato i contenuti scientifici della app ’Son Support’, con l’intento di creare uno strumento per la protezione dei minori riguardo l'accesso ai siti web dedicati alla vendita di sostanze stupefacenti. La app mira a mettere a disposizione di genitori ed educatori informazioni sul fenomeno della vendita di droghe sul web e link ai siti delle principali istituzioni, per aiutarli nella loro funzione educativa e di prevenzione. La Fimp, che annovera tra i suoi iscritti circa 6.000 pediatri di famiglia, si attiverà anche nella divulgazione dell'app su tutto il territorio nazionale. Il progetto è promosso e realizzato dall'Istituto superiore Carlo Urbani di Roma, in collaborazione con il dipartimento Politiche antidroga della Presidenza del consiglio dei ministri e il ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca.

Negli ultimi anni sono aumentati i siti che commercializzano sostanze illegali, soprattutto nella parte più nascosta della rete, il deep web, dove sono presenti siti non indicizzati dai motori di ricerca ma raggiungibili dall’utenza. Stefania Russo, che per conto della Fimp sta portando avanti questo progetto, ricorda che, secondo i dati del rapporto Espad, iniziativa svedese condotta per l'Italia dal Cnr di Pisa, "gli adolescenti italiani sono al di sopra della media europea per consumo di alcol, sigarette, cannabis, tranquillanti e sedativi. L’alcol è la sostanza psicotropa più utilizzata (63% rispetto al 57% media europea); la cannabis la sostanza illegale più sperimentata (21% rispetto al 17% media europea) e un minorenne su 10 utilizza psicofarmaci senza prescrizione medica”.

Inoltre, l’abilità tecnologica dei ragazzi di oggi è notevole. “Quasi tutti gli adolescenti hanno internet a portata di mano e il boom dei social network, dove i giovani si interfacciano con modelli di vita rischiosi che tendono molto spesso a emulare”, conclude Russo “rendono più difficile un controllo da parte dei genitori”.

L'impegno ddlla Fimp va di pari passo con la campagna televisiva in difesa dell’adolescente, che il dipartimento Politiche antidroga della Presidenza del consiglio dei ministri ha programmato sulle reti nazionali.

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