Vita Cnr

Un sapere molto 'open access'

cnr
di Rosa Di Cesare

L'avvento di internet e delle  tecnologie digitali ha generato modelli di produzione e circolazione del sapere più liberi, tra cui l''open access'. Un'indagine dell'Irpps-Cnr evidenzia come l'Ente contribuisca a rendere liberamente disponibili i risultati delle proprie attività di ricerca

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L'avvento di internet e delle nuove tecnologie digitali ha generato nuovi modelli di produzione e circolazione del sapere, meno vincolati alle logiche dell'editoria scientifica commerciale: tra questi, un posto centrale va al modello 'open access', l'esperienza più avanzata e innovativa a sostegno dell'accesso libero e gratuito al sapere scientifico tramite la rete, grazie alle soluzioni organizzative (institutional repository) e alle strategie editoriali (open access journals), proposte e sostenute per realizzare i principi affermati nella Dichiarazione di Berlino (http://oa.mpg.de/openaccess-berlin/BerlinDeclaration_it.pdf), sottoscritta nel 2003 da numerose istituzioni scientifiche nazionali e internazionali e che gran parte dei bibliotecari del Cnr hanno hanno chiesto all'Ente di sottoscrivere. Un'indagine (http://www.irpps.cnr.it/sito/download/wp27_09.pdf condotta dall'Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (Irpps) del Cnr tramite un questionario sottoposto alla rete scientifica dell'Ente, ha evidenziato che comunque già oltre il 70% delle strutture rende disponibili i risultati dell'attività di ricerca sulla rete: per la maggior parte sui relativi siti e, in parte, sulle pagine web degli autori stessi. L'indagine conferma una propensione già emersa in uno studio del 1992 e fornisce indicazioni interessanti sulle modalità di gestione di tale 'sapere' e sui soggetti che, a vario titolo, concorrono alla valorizzazione dei prodotti della ricerca, a partire dall'attività di gestione e inserimento dei dati nel database centrale istituti@cnr. Un numero significativo di risposte individua infatti tale database come il primo 'mattone' a partire dal quale costruire un archivio istituzionale della vasta produzione scientifica dell'Ente, di cui una lettera della Direzione generale prevede la realizzazione. Tra i progetti e le iniziative realizzate nel Cnr per la gestione delle pubblicazioni scientifiche in 'open access', nella maggior parte dei casi vengono utilizzati archivi istituzionali costruiti con software sviluppati localmente sulla base di esperienze acquisite nelle biblioteche digitali e compatibili con lo standard Oai (Open archives initiatives), ad esempio il sistema Puma (http://puma.isti.cnr.it/index.php?langver=it)  sviluppato dall'Istituto di scienze e tecnologie dell'informazione di Pisa, utilizzato da gran parte delle strutture scientifiche. In misura minore sono adottati software open source come DSpace. Si segnala, per finire, la brochure informativa sui vantaggi dell'accesso aperto, accompagnata da un video, realizzata dai servizi bibliotecari dell'Area di ricerca di Bologna, accessibile da https://biblio.bo.cnr.it/open_access.php.

Fonte: Rosa Di Cesare, Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali, Roma, tel. 06/492724238 , email rosa.dicesare@irpps.cnr.it -

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