Editoriale

Com'è curiosa la scienza dei non scienziati!

Con il 'Ruggito del coniglio', programma celeberrimo e 'di culto' di Rai Radio 2, in onda tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle otto alle dieci, abbiamo stretto una partnership per realizzare una 'pazza idea'. Antonello Dose e Marco Presta, i due conduttori, hanno chiesto al pubblico di porre le domande e sollevare i dubbi di carattere 'scientifico' più vari ai ricercatori del Cnr, noi li abbiamo interpellati e in questo numero del nostro giornale trovate le risposte.  Abbiamo dovuto selezionare, ovv
di Marco Ferrazzoli

Abbiamo stretto una partnership con il 'Ruggito del coniglio', programma di Rai Radio 2, in onda tutte le mattine dalle otto alle dieci. I conduttori Antonello Dose e Marco Presta hanno chiesto al pubblico di scrivere all'email coniglio@rai.it per porre i loro quesiti e dubbi 'scientifici' ai ricercatori del Cnr, dei quali nel Focus di questo Almanacco trovate le risposte. Il campionario è dei più vari: cos'è il dna 'spazzatura', come nascono i vermi nel formaggio, perché gli uccelli non prendono la scossa sui cavi dell'alta tensione, come mai l'arcobaleno è curvo e a volte si vedono insieme sole e luna, come funziona la calamita...

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Com'è diversa la scienza degli scienziati da quella delle persone comuni! Lo dicevamo sull'Almanacco qualche numero fa, lo confermiamo oggi e lo ripeteremo ancora.

Con il 'Ruggito del coniglio', programma celeberrimo e 'di culto' di Rai Radio 2, in onda tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle otto alle dieci, abbiamo stretto una partnership per realizzare una 'pazza idea'. Antonello Dose e Marco Presta, i due conduttori, hanno chiesto al pubblico di porre le domande e sollevare i dubbi di carattere 'scientifico' più vari ai ricercatori del Cnr, noi li abbiamo interpellati e in questo numero del nostro giornale trovate le risposte.

Abbiamo dovuto selezionare, ovviamente, poiché il materiale arrivato alla trasmissione era molto. Ma la sintesi rappresenta fedelmente la diversità e particolarità degli interessi manifestati dagli ascoltatori del 'Coniglio'. Non sapremmo dire, francamente, se siano più curiose le spiegazioni o i quesiti, se le ragioni di certi fenomeni naturali o le motivazioni che hanno spinto gli ascoltatori a chiedere lumi in merito. Il campionario è quanto mai composito: cosa succederebbe andando nello spazio senza tuta protettiva, se i bambini nella pancia materna siano in grado di ascoltare i suoni, se il mancinismo sia innato o acquisito, cos'è il dna 'spazzatura', come mai nascono i vermi nel formaggio, l'utilità dei topi, perché gli uccelli non prendono la scossa sui cavi dell'alta tensione, come mai l'arcobaleno è curvo e a volte si vedono insieme sole e luna, come funziona la calamita...

Si mescolano insomma qualche argomento scientifico in senso stretto, magari qualche vaga reminiscenza scolastica e infantile, con una maggioranza di aspetti forse 'minori' nella gerarchia della ricerca ma evidentemente più vicini alla vita quotidiana (e al tono sempre ironico del programma, ovviamente). Insomma, diciamo che ci siamo presi una divertente pausa dalle grandi questioni e di questo ringraziamo conduttori, ascoltatori e programma.

Lo spunto ci è però servito per riflettere di nuovo su un tema importante qual è, appunto, il collegamento tra la scienza dei 'professionisti' e quella dei 'non addetti'. Ne avevamo già parlato, come accennavamo, proprio nello scorso numero dell'Almanacco della scienza dedicato alle 'breaking news' scelte dal pubblico di Light. E torneremo sul tema nel prossimo numero, il 21 novembre, dedicandoci al 'principio di precauzione', cioè al collegamento tra le conoscenze fornite dalla ricerca e le misure di prevenzione e protezione adottate dalle autorità competenti, per esempio in tema di eventi calamitosi, sismici o meteo-climatici, e di sanità.