Focus: Scienza in gioco

Giochi scientifici didattici: un modo divertente per imparare

Nabbovaldo
di S. P.

Scienza e tecnologia, seppure sempre più presenti nella nostra quotidianità, sono spesso percepite come discipline complesse e difficili da padroneggiare. Esistono tuttavia strumenti e applicazioni che possono aiutare a rendere l'apprendimento scientifico più divertente e accessibile. Ne abbiamo parlato con Giorgia Bassi dell’Istituto di informatica e telematica del Cnr, referente del progetto Ludoteca del Registro.it

Pubblicato il

La scienza e la tecnologia utilizzano spesso formule e gerghi tecnici che possono risultare ostici per i non addetti ai lavori, creando una barriera all'avvicinamento. Molti concetti scientifici, ad esempio in campi come la fisica quantistica o l'Intelligenza artificiale avanzata, sono astratti e lontani dall'esperienza quotidiana, rendendo difficile visualizzarli o comprenderne le implicazioni pratiche. È per questi motivi, per superare queste barriere, che nascono strumenti innovativi come i giochi scientifici, che fungono da ponte, semplificando idee astratte e rendendole tangibili, interattive e divertenti, trasformando così l'apprendimento da attività passiva, che a volte può creare anche disagio, a esperienza attiva e stimolante per chiunque. E l’iniziativa della “Ludoteca del Registro.it”, con il videogioco “Nabbovaldo e il ricatto dal Cyberspazio”, ne è un esempio.

“Ludoteca del Registro.it è un progetto di educazione digitale del Registro.it, anagrafe dei domini internet con estensione ‘.it’, gestita dall’Istituto di informatica e telematica (Iit) del Cnr. Obiettivo dell’iniziativa è promuovere un uso consapevole e sicuro delle risorse digitali, coinvolgendo il mondo della scuola, dalle primarie alle secondarie di secondo grado. Al centro delle attività proposte c’è il gioco, declinato in modalità e strumenti diversi, così da veicolare i contenuti in modo coinvolgente, stimolando l’interazione. A questa esigenza rispondono una serie di materiali e risorse didattiche legate al personaggio Nabbovaldo, un ragazzo inesperto alle prese con le tante opportunità ma anche insidie della sconfinata città di Internet”, spiega Giorgia Bassi del Cnr-Iit.

Il personaggio di Nabbovaldo, protagonista del videogioco, nasce per educare i giovani alla cultura digitale e alla sicurezza informatica. “Nabbovaldo, creato nel 2017 dalla fantasia della classe vincitrice del concorso ‘.it Contest’, è promosso dal Registro.it. La classe ha reinterpretato l'opera di Italo Calvino in chiave digitale, trasformando 'Marcovaldo' in 'Nabbovaldo', un personaggio che affronta le sfide della vita quotidiana nella città di Internetopoli”, continua la ricercatrice.

Nabbovaldo

L’Iit ha scelto un sistema innovativo e divertente: utilizzare il linguaggio dei fumetti e dei videogiochi per veicolare concetti scientifici complessi e promuovere la cultura digitale. “Questo linguaggio è stato scelto per aumentare il livello di coinvolgimento dei/delle partecipanti e per rendere più accattivanti le attività didattiche. La collaborazione con la collana ‘Comics&Science’ di Cnr Edizioni ha permesso di creare alcune serie, con Nabbovaldo protagonista, dedicate alle scuole primarie e secondarie di primo grado”, prosegue l’esperta.

L'obiettivo principale del progetto “Ludoteca del Registro.it” è promuovere la cultura digitale e la sicurezza informatica tra i giovani. “Il progetto ha raggiunto circa 200 scuole italiane, coinvolgendo più di 20.000 alunni/e di primarie e secondarie di primo e secondo grado con laboratori che combinano giochi, app e approcci interattivi per educare all’uso consapevole di Internet”, chiarisce Bassi.

Ma quali sono le principali sfide che i giovani affrontano nella vita online e come possono essere aiutati a sviluppare un atteggiamento di cautela e di "igiene informatica"? “I maggiori rischi per i ragazzi includono richieste di contatto da parte di sconosciuti, furto di dati personali, download da siti sconosciuti e connessioni a reti non sicure. Per aiutare i giovani a sviluppare un atteggiamento preventivo di fronte ai pericoli online, il progetto Ludoteca utilizza attività didattiche e giochi per insegnare buone pratiche come la scelta attenta delle password, l'aggiornamento regolare dei sistemi operativi e il download di app solo da store ufficiali”, sostiene la ricercatrice.

Il videogioco "Nabbovaldo e il ricatto dal cyberspazio" ha quindi raggiunto in pieno le sfide e gli obiettivi prefissi dalla “Ludoteca del Registro.it” per quanto riguarda la diffusione della conoscenza sulla sicurezza informatica. “Esattamente, questo videogioco è stato infatti sviluppato per diffondere la cultura della sicurezza digitale attraverso una modalità innovativa e ricca di potenzialità. Il gioco è single player e si sviluppa attraverso una storia avvincente in cui Nabbovaldo e altri personaggi affrontano sfide legate alla protezione delle informazioni”, conclude Bassi.

Il progetto della “Ludoteca del Registro.it” ci permette di capire quanto è importante utilizzare approcci innovativi e coinvolgenti per educare i giovani alla cultura digitale e alla sicurezza informatica, metodi che permettono di catturare la loro attenzione, stimolare l'apprendimento attivo e pratico, sviluppare consapevolezza critica e responsabilità nell'uso delle tecnologie. Solo attraverso metodi dinamici e vicini al loro linguaggio è possibile preparare efficacemente i giovani alle sfide digitali del presente e del futuro.

Fonte: Giorgia Bassi, Istituto di informatica e telematica, giorgia.bassi@iit.cnr.it

Tematiche
Argomenti