Curiosità: Attrazione

Rotolare all'insù? Che illusione!

Pallina che sale
di Alessia Cosseddu

Chi si è trovato a passare per Ariccia forse lo sa, nel mondo ci sono delle strade in cui sembra che la gravità funzioni al contrario e in cui gli oggetti risalgono spontaneamente lungo una salita. Ma è davvero così o è solo un'illusione? Il nostro Pianeta però non finisce mai di stupirci e in questo articolo scopriremo che esistono dei luoghi in cui la gravità è realmente diversa dal normale

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Immaginate di parcheggiare l’auto in salita, metterla in folle e vederla risalire la collina da sola. Succede se vi trovate in una delle cosiddette “Gravity Hill” (colline della gravità), dove ciò che appare non corrisponde alla realtà fisica. In questi luoghi, l’orizzonte e il paesaggio circostante sono inclinati in modo tale da far sembrare una strada in discesa come una salita. In rete spopolano video che descrivono situazioni simili e che arrivano da tante parti del mondo. Ma è davvero la gravità che si comporta al contrario? Tranquilli, no. Semplicemente, il nostro cervello, ingannato dalla prospettiva, interpreta male la pendenza, facendo apparire come misterioso ciò che è solo un inganno ottico. Questi fenomeni, pur spettacolari, non implicano quindi una reale alterazione delle leggi fisiche, ma solo della nostra percezione visiva. Un esempio italiano si trova nella strada statale 218 che collega Ariccia a Rocca di Papa, nel Lazio. Chi di voi si trovasse a passare per questa strada, lo potrebbe sperimentare personalmente.

Strada Ariccia

Tuttavia, esistono luoghi sulla Terra dove la gravità è realmente diversa dal normale. Uno di questi si trova nella Baia di Hudson, in Canada, qui la forza di gravità è leggermente inferiore rispetto ad altre parti del mondo. Ma quali sono le cause? “Durante l’ultima era glaciale, questa regione era compressa dal peso dell’enorme calotta laurenziana, un massiccio ghiacciaio che copriva centinaia di migliaia di chilometri quadrati, la maggior parte del Canada e una grande parte degli Stati Uniti. Dopo la sua fusione, avvenuta circa 10.000 anni fa, la crosta ha iniziato lentamente a risalire e il processo è ancora in atto. Sotto la superficie, però, il flusso del mantello crea una depressione dinamica e contribuisce a ridurre l’attrazione gravitazionale. L’anomalia non è visibile a occhio nudo, ma è stata rilevata dai satelliti della missione 'Grace' della Nasa. In media, una persona nella Baia di Hudson pesa circa tre grammi in meno rispetto ad altre aree del Pianeta”, spiega Marco Cuffaro, ricercatore dell’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria (Igag) del Cnr.

Un’altra zona ancora più sorprendente si trova nell’Oceano indiano. “Si tratta dell’Indian Ocean Geoid Low, una vasta area a sud-ovest dell’India in cui la gravità è insolitamente bassa. Comprendendo circa tre milioni di chilometri quadrati, questa anomalia è la più estesa al mondo. Qui, il livello del mare è fino a 106 metri più basso rispetto alla media globale, se si escludono effetti transitori come le maree. Le cause ipotizzate includono la risalita di plume del mantello, ovvero, colonne di materiale del mantello terrestre che risalgono a causa della loro temperatura più elevata e quindi minore densità rispetto al materiale circostante, dovuta all’ interazione di anomalie di densità del mantello profondo con la placca in subduzione dell’antico oceano Tetide, avvenuta milioni di anni fa e legata alla collisione tra la placca indiana e quella euroasiatica”, conclude il ricercatore.

Sebbene invisibili e silenziose, queste anomalie raccontano molto della storia dinamica del nostro Pianeta. Così, mentre le colline "magiche" ci divertono con i loro giochi ottici, i misteri della gravità ci ricordano che la Terra è molto più viva e complessa di quanto sembri.

Per approfondire:
GRACE Gravity Data Constrain Ancient Ice Geometries and Continental Dynamics over Laurentia, Science, Vol 316, Issue 5826, https://www.science.org/doi/10.1126/science.1137157
How the Indian Ocean geoid low was formed. Geophysical Research Letters, 50, e2022GL102694. https://doi.org/10.1029/2022GL102694